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MotoGP, Valentino Rossi: “Cotto ma bella gara, a casa con Rossano non mi sarei divertito così”

Straordinaria prestazione del pesarese che ad Aragon chiude quinto dopo aver lottato a denti stretti per il podio: “Non ero al 100% e facevo fatica nei cambi di direzione però sono riuscito a spingere fino quasi alla fine. Era importante essere qui, adesso il lavoro continuerà per arrivare tra due settimane in forma a Motegi”.
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A cura di Valeria Aiello
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Prima fila in griglia e quinto posto finale per Valentino Rossi che ad Aragon ha mandato in scena l’ennesima impresa straordinaria. Dopo aver saltato la gara di Misano per la frattura di tibia e perone della gamba destra, il campione di Tavullia è tornato a gareggiare a 24 giorni dall’incidente con la moto da enduro, raccogliendo il massimo possibile su un circuito che nelle ultime due stagioni lo aveva visto sempre sul podio.

Valentino Rossi durante le interviste al backdrop / Sky Sport
Valentino Rossi durante le interviste al backdrop / Sky Sport

Rossi: "Cotto ma bella gara”

Scattato dalla terza casella, il pesarese non ha perso il contatto con il gruppo di testa, mentre Lorenzo “liderava” tentando la fuga. Dalla metà gara, le Honda alle sue spalle non sono state a guardare, e prima Marc Marquez e poi Dani Pedrosa hanno finalizzato l’assalto. Infine anche Maverick Vinales è riuscito nel sorpasso contro un compagno di squadra ormai stremato dallo sforzo della gara. Ad ogni modo, la soddisfazione di aver corso la gara di Aragon è tanta: “È molto di più la soddisfazione di esserci stato, di aver guidato bene, essere partito in prima fila  e aver fatto una gara al massimo dall’inizio a quasi la fine. Quindi sono molto contento perché fino a una settimana fa erano più le possibilità di guardare la gara a casa… anche se in compagnia di Rossano (il gatto di Valentino, ndr) non è che mi diverto tanto. Invece è stata una bella gara – ha premesso Valentino Rossi ai microfoni di Sky Sport. “All’inizio è andata bene, poi soffriamo troppo il calo della gomma posteriore, infatti anche Maverick alla fine è arrivato con me. È un problema che stiamo cercando di risolvere ma al momento le altre moto, soprattutto le Honda e le Ducati, riescono a calare meno nella seconda parte di gara.

23 giri con una gamba infortunata? Abbiamo fatto un grande lavoro a casa perché subito dopo l’infortunio abbiamo cercato a fare il massimo per la gamba, quindi ricominciare ad appoggiarla, con i miei dottori, con Carlo (Casablanca, il preparatore di Valentino, ndr). Abbiamo cercato anche di mantenere allenato il resto del corpo perché sapevo che 23 sono difficili anche se sei in forma. Non ero al 100% e negli ultimi giri ero abbastanza cotto, facevo più fatica nei cambi di direzione, avevo un po’ di dolore  e la mia posizione sulla moto non era il massimo: Però  sono riuscito a spingere fino alla fine e sono molto contento.

È importante essere qui perché nel 2010 avevo saltato quattro gare e ci avevo messo un po’ di tempo a riprendere gli automatismi della partenza, dei primi giri e del feeling con le gomme. Invece questa volta ho saltato solo una gara, quindi mi sono trovato bene dall’inizio. Adesso il lavoro continuerà forte perché abbiamo due settimane di riposo e voglio cercare di arrivare a Motegi non dico al 100 per cento ma abbastanza in forma”.

Martedì a calcetto? Ho paura che martedì farò fatica – scherza Rossi – mi dispiace perché ero in forma ed erano tre partite che facevo sempre goal. Poi l’ultima volta ho segnato anche il rigore…

L’anno scorso il regolamento ci ha portato la centralina unica e abbiamo fatto un passo indietro ma sembra che la Ducati e la Honda siano riuscite a tornare ai livelli della centralina aperta. I nostri controlli sono molto più rudi, meno veloci e precisi, quindi gli ultimi giri sono difficili. Con gomma nuova la nostra moto è molto competitiva, invece in gara in uscita dalle curve spinniamo e i nostri controlli devono lavorare troppo, mentre Honda e Ducati sono riuscite a ricreare un sistema più simile a due anni fa”.

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