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MotoGP, Valentino Rossi fuori all’ultimo giro: non accadeva dal 2001

Una scivolata all’ultimo giro del Gp di Francia ha trasformato una domenica perfetta in una grande delusione. Era dai tempi della 500, dalla gara del Mugello del 2001, che il Dottore sbagliava a fine gara.
A cura di Valeria Aiello
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Era stata la gara perfetta per 27 giri, con Valentino Rossi straordinario e finalmente perfettamente a posto con la sua Yamaha. Invece, all’ultimo giro, il Gp di Francia si è trasformato in una grande delusione. Transitato sul traguardo del penultimo giro con 4 decimi di vantaggio su Maverick Vinales, il campione di Tavullia era pronto a difendersi dagli attacchi del compagno di squadra ma un errore alla curva 8 aveva permesso a Vinales di rifarsi sotto. “Forse sono arrivato un po’ troppo forte. Sono andato lungo e Maverick mi ha passato”. Nonostante l’errore, il Dottore non si era dato per vinto. “Ero vicino, sapevo che non era finita e ci ho riprovato perché nel T4 ero molto veloce”.

La caduta di Valentino Rossi all'ultimo giro / GettyImages
La caduta di Valentino Rossi all'ultimo giro / GettyImages

Se non rischi non sei Vale

Con il senno di poi, Valentino avrebbe fatto meglio ad accontentarsi. Ma come scritto anche da Lorenzo Jovanotti in un tweet: “Valentino non vuole arrivare secondo se può arrivare primo. È rischioso ma sennò non sei Vale”. Una frase che racchiude l’esatto pensiero del pesarese che, non a caso, intitolava la sua autobiografia “Pensa se non ci avessi provato” nel cercare di mettere nero su bianco la filosofia del campionissimo che senza rischiare non avrebbe mai scritto la sua storia. “All’entrata della curva 11 non ho capito, ho perso il posteriore, stranissimo. È stato un vero peccato perché quest’anno non avevo mai guidato tanto bene, quindi andare a casa con zero punti è una grande delusione” chiosava, proiettandosi al Mugello, tra due settimane, “Ci arriverò ancora più carico” promette, ora che Vinales, forte di tre vittorie da inizio stagione, è primo in classifica piloti con 17 punti di vantaggio su Dani Pedrosa e 23 sul Dottore.

Fuori all’ultimo giro, non accadeva dal 2001

Quella di domenica è stata la sua prima caduta in questa stagione e anche la prima a fine corsa negli anni in MotoGP. Una battuta di arresto arrivata a fine gara, come non gli accadeva dai tempi della classe 500. Era infatti il Gp d’Italia del 2001 quando Valentino, secondo alle spalle di Alex Barros, era scivolato alla Buccine perdendo il controllo della sua Honda con livrea speciale in versione “hawaiana” per essere finito sulla linea bianca di una pista parzialmente bagnata dalla pioggia caduta quella mattina. In altre due gare MotoGP, invece, era stato costretto al ritiro al penultimo giro: nel 2006 negli Usa, quando completò 30 tornate per poi alzare bandiera bianca per un problema tecnico alla moto, e nel 2002 in Repubblica Ceca, quando fu costretto a fermarsi per un problema allo pneumatico posteriore. In Francia, al contrario, era dal 2006 che non macinava uno zero e, anche in quella gara di 11 anni fa, il prematuro rientro al box era stato dovuto a un problema alla moto. Sempre a Le Mans aveva rimediato anche un altro zero, nel 2009, per la caduta al 5° giro che, nonostante la volontà di riprendere la via della pista, si era tradotta in una 16° piazza al traguardo, con due giri di ritardo da Jorge Lorenzo. Precedentemente, nelle classi inferiori, sempre in Francia ma al Paul Ricard di Le Castellet, Valentino era caduto all’ultimo giro della gara della 250cc del 1999, quando al comando della corsa aveva lasciato la vittoria nelle mani di Tohru Ukava.

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