MotoGp, Valentino Rossi in aeroporto a Melbourne: serve la scorta della Polizia

Conclusi i test di Phillip Island, Valentino Rossi lascia l’Australia con uno zaino carico di dubbi per aver sbagliato strada nel lavoro di sviluppo della sua Yamaha. Il distacco pesantissimo, di quasi un secondo, dal riferimento fissato dal nuovo compagno di squadra, Maverick Vinales, amplifica le preoccupazioni in attesa dei test in Qatar (10-12 marzo) da cui il Dottore confida di trarre nuove indicazioni che gli permettano di ridurre il gap in vista della prima gara del mondiale. Umore a parte, chiusa la valigia, il campione di Tavullia ha raggiunto l’aeroporto di Melbourne per rientrare in Italia con un volo diretto a Roma. Ad attenderlo, nella speranza di poter scattare qualche foto con lui, di avere un suo autografo o semplicemente vederlo da vicino e non solo attraverso lo uno schermo tv, diversi fan che, non curanti dell’imbarco, lo hanno letteralmente assalito.

Rossi in aeroporto: serve la scorta della Polizia

Per raggiungere il gate, Rossi chiede aiuto a due agenti di Polizia: una stretta di mano prima di incamminarsi verso il gate non senza qualche imprevisto, come mostrato nei video di 15-MOF pubblicati su YouTube. Prima qualche selfie poi però, nella calca, anche qualche spintone. Valentino alza le mani, provando a districarsi. Circostanze a cui il pesarese è ormai abituato ma che possono nascondere sempre qualche insidia.

C’è anche chi, probabilmente non al corrente degli impegni in pista, azzarda una domanda. “Dove hai festeggiato il compleanno? Hai festeggiato con il dj Carl Cox?”. “Eh, no! – sospira Rossi – correndo in moto!”