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MotoGP, Valentino Rossi: “Questo sarà l’anno del riscatto”

Il campione pesarese è riuscito a fare grandi progressi nel time attack. Resta ancora qualche problema sui long run.
A cura di v.a.
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Il Dottore è tornato: non accadeva da un po’ di vedere Valentino Rossi in cima alla classifica della MotoGP. Un risultato raggiunto al terzo giorno di test collettivi a Sepang con una prestazione che, sebbene condivisa con Dani Pedrosa che è riuscito a fotocopiare il crono del Dottore al millesimo, ha riportato il sorriso sul volto di Valentino. “Che gusto essere avanti!” commenta il campione pesarese su Twitter al termine del turno, complimentandosi con lo spagnolo con cui condivide l’ottimo risultato. “Sono molto contento perché sono in prima posizione ed ho fatto un buon giro. Sono stato uno dei pochi capaci di girare in 1’59’’ e nel primo test, quando avevamo provato un time attack con la gomma 2014, ero stato decisamente più lento di oggi”.

Nonostante ci sia ancora da lavorare per quanto riguarda i long run, Valentino Rossi è contento ma realista. La Honda HRC di Dani Pedrosa riesce a girare con un ottimo ritmo e con maggiore facilità della M1: un vantaggio specialmente in configurazione gara. Alla base ancora qualche problema con la Bridgestone 2014: “Abbiamo avuto ancora qualche problema sui long run con la gomma nuova” ha spiegato Valentino Rossi, “specialmente con questo caldo, quindi dobbiamo ancora lavorare, anche se credo che abbiamo fatto un buon passo avanti da questo punto di vista rispetto al primo test”.

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Valentino Rossi si dice comunque abbastanza soddisfatto dai risultati di Sepang, specialmente se confrontati con quelli dello scorso anno, anche in pista mancava Marc Marquez, assente per la frattura al perone destro che lo terrà lontano dai circuiti anche la prossima settimana, quando i team saranno a Phillip Island per i test Bridgestone. Un round, quello australiano, per cercare di capire quali potrebbero essere i margini di miglioramento. “Il prossimo test a Phillip Island sarà molto importante” spiega Rossi, “capiremo se anche lì ci siamo migliorati tanto quanto qui, dove siamo stati più veloci di circa un secondo rispetto al secondo test dello scorso anno. Questo vuol dire che abbiamo lavorato bene”.

In ottica mondiale il Dottore riconosce che battere Marquez e Lorenzo sarà tutt’altro che semplice, nonostante il suo compagno di squadra non sia ancora riuscito a trovare il feeling con le nuove coperture e il Campione del mondo a -6 giorni di test rispetto ai suoi avversari quando si arriverà in Qatar per la prima gara della stagione. “Il tempo di oggi secondo me vale ‘molto’, tra virgolette” spiega Rossi. “Lo scorso anno nel primo test ero andato bene ma nel secondo ero peggiorato, finendo quinto, mentre gli altri erano progrediti. Questa volta siamo sempre stati davanti come ritmo. È vero, mancava Marquez, ma abbiamo sempre lottato per la prima posizione e quindi è un buon passo avanti. E poi ho girato 1,1 secondi meglio dello stesso test dell’anno scorso che è tantissimo. Quindi vuol dire che in questo momento almeno sono più competitivo dell’anno scorso. Poi vedremo, bisognerà continuare così”.

Per me potrebbe essere l’anno del riscatto, nel senso che è tanti anni che ci sono, ho vinto tanto, però mi piacerebbe moltissimo stare lì davanti anche quest’anno e tornare lì davanti dopo degli anni un po' difficili, soprattutto con la Ducati”.

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