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MotoGP, Valentino Rossi: “Voglio battere Marquez e so come riuscirci”

Piccoli passi in avanti sulla M1 del campione pesarese che lascia Jerez di ottimo umore dopo il lunedì di test.
A cura di v.a.
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Valentino Rossi lascia Jerez di ottimo umore, dopo un lunedì che ha visto i piloti della MotoGP impegnati nei test ufficiali. I passi in avanti fatti dalla Yamaha a Jerez sono il segnale che il lavoro di messa a punto della M1 sta progredendo nella direzione giusta a partire dall’elettronica per guadagnarne in accelerazione, fino al giro veloce. Un po’ quello che al Dottore manca quando, per essere efficaci in gara, è importante scattare da un buon piazzamento in griglia. Valentino Rossi a Jerez, in qualifica, ha centrato una quarta casella sofferta ma miglior risultato stagionale, a 7 decimi dal fenomeno Marc Marquez, mentre in gara non è riuscito a contenere il passo del Campione spagnolo, chiudendo secondo sotto la bandiera a scacchi. Alla domanda se sarà possibile battere el Cabroncito, il campione pesarese ha risposto così:

Marquez oggi sembra imbattibile ma io voglio farlo e so che ci si può riuscire. Per farlo, occorre partire il più avanti e il meglio possibile. In qualifica, al massimo ho fatto un quarto tempo… ma magari si può provare ad attaccare la prima fila”.

Il campione pesarese sul giro veloce non è mai stato troppo efficace e in questa seconda era in Yamaha ha fatto meglio solo a Sepang, quando lo scorso anno scattava dalla seconda casella, ma anche a Phillip Island, a Misano e al Sachsenring dove chiudeva la prima fila della griglia di partenza.

Nei test di Jerez, seppur limitati per le factory dal congelamento sullo sviluppo del motore, Valentino Rossi ha chiuso con un ritardo di poco più di 3 decimi da Marc Marquez, continuando il lavoro su elettronica e telaio evoluzione che nel weekend di gara è riuscito a rendere la sua M1 più stabile in staccata. Sul fronte gomme, si è invece concentrato il compagno di squadra, Jorge Lorenzo, che oltre alla nuova forcella pensata per ridurre il pompaggio e lo spinning in accelerazione, è riuscito a trovare una chiave di lettura sulla durabilità dello pneumatico, individuando con la mescola morbida un ritmo più costante.

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