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MotoGp, Vinales: “Nel 2017 voglio giocarmi il titolo”

Lo spagnolo, che dal prossimo anno sarà il compagno di box di Valentino Rossi, pensa di potersi giocare le sue chance già nella prossima stagione: “Ho acquisito una mentalità vincente. Osservare da vicino Marquez e Rossi mi ha aperto gli occhi su molti aspetti” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Maverick Vinales al box Yamaha / GettyImages
Maverick Vinales al box Yamaha / GettyImages

Nella stagione appena conclusa Maverick Vinales è riuscito a ritagliarsi il proprio spazio, andando a conquistare la prima vittoria nella classe regina, ottenuta a Silverstone, e chiudendo il mondiale al quarto posto, subito dietro i fuoriclasse Marquez, Rossi e Lorenzo. La MotoGp, con l'approdo del giovane in Yamaha, avrà un altro protagonista in grado di inserirsi nella lotta tra i tre grandi che, per la prima volta, avranno moto differenti.

L'ex pilota della Suzuki ha dimostrato di avere le qualità necessarie per competere con i primi della classe tanto da sorprendere anche il nuovo compagno di box, quel Valentino Rossi che, dopo i test di Valencia prima e Sepang poi con le nuove moto, ha ammesso di essere rimasto sorpreso dalle capacità di adattamento dello spagnolo. Vinales, dal canto suo, è già pronto per iniziare la nuova stagione senza porsi alcun limite: "Ho acquisito la mentalità vincente, nel 2017 voglio giocarmi il titolo" ha ammesso in una intervista rilasciata a Sportrider.

Marquez e Rossi i suoi maestri

Un'evoluzione figlia proprio del 2016, anno in cui il pilota di Figueres è riuscito a vedere da vicino le evoluzioni di Marquez e Rossi. Fin dall'inizio della stagione Vinales aveva dimostrato di trovarsi a suo agio con la Suzuki, riuscendo a conquistare numerosi piazzamenti ai quali va aggiunto il terzo posto nel Gp di Francia. La svolta, per lo spagnolo, è arrivata al Gran Premio d'Austria, concluso al sesto posto proprio dietro al Dottore e al campione del mondo in carica.

Ho potuto fare tutta la gara attaccato a loro vedendo come gestivano le gomme e dove riuscivano ad aprire il gas. Poter osservare così da vicino due campioni come loro mi ha aperto gli occhi su molti aspetti. A Silverstone, poi, è andato tutto a meraviglia. Partendo dalla prima fila – ha concluso –  ho potuto scegliere subito la mappatura migliore mentre quando si sta dietro bisogna spingere da subito per risalire e questo può aspetto può presentare il conto a fine gara.

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