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MotoGp, Vinales: “Rossi indietro? Non mi fido, l’ho visto lavorare su tante cose”

Maverick ‘TopGun’ anche nei test di Phillip Island: “Provato tutto il materiale a disposizione e sono contento perché siamo forti sia nel giro secco che sul passo, anche se nella simulazione mi sono dovuto fermare perché avevo Marquez alle spalle. Non voglio creare polemiche ma non è normale”.
A cura di Valeria Aiello
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Tre su tre: Maverick Vinales non si nasconde e dopo i test di fine stagione a Valencia e i primi invernali di Sepang, anche sul circuito di Phillip Island ha piazzato la sua Yamaha davanti a tutti, confermando oltre al miglior riferimento nel giro secco, anche ottimi crono in termini di passo. 101 tornate nella terza e ultima giornata di test in Australia e la consapevolezza di aver trovato un buon bilanciamento in sella alla M1, ma anche di essere un osservato speciale dai rivali, in primis da Marc Marquez che in pista ha provato a mettersi dietro allo spagnolo, per studiarne traiettorie e riferimenti.

Maverick Vinales / GettyImages
Maverick Vinales / GettyImages

Abbiamo provato tutto il materiale a disposizione, con riscontri positivi – ha analizzato Vinales al termine della giornata – Siamo forti sul giro secco e anche sul passo gara andiamo bene, anche se mi son dovuto quasi fermare perché avevo Marquez alle spalle.

Maverick: "Marquez in scia, non è normale"

Vinales prova a stare lontano dalla polemica, ma il comportamento di Marquez in pista non è certo passato inosservato. "Non è normale – aggiunge Vinales – Nella simulazione gara si è messo alle mie spalle e così ho dovuto terminare la mia simulazione gara. Phillip Island è un circuito di 4 km, proprio strano fosse dietro… Ovviamente non voglio dare punti di riferimento ai miei diretti rivali”.

Una battaglia tra me e Marc? Spero di vincere io. Marc di sicuro è molto forte, specialmente le staccate, sono qualcosa di fantastico e forte, sono questi i punti dove dobbiamo migliorare. Credo che allo stato attuale possiamo essere in lotta per il titolo: la moto è pronta, dobbiamo migliorare qualcosa sull'elettronica, qualcosa in frenata e personalmente devo migliorare me stesso. A volte sono troppo aggressivo e la moto si muove troppo, quindi non riesco a essere veloce al massimo”.

"Vale indietro? Non mi fido"

A differenza dello spagnolo, Valentino Rossi non è riuscito a fare meglio del 12° tempo assoluto, pagando oltre 9 decimi di ritardo dal riferimento del teammate. Non si è però detto meravigliato Vinales che divide il box con il pesarese e che per quanto possa essere concentrato sul proprio lavoro, è convinto che il Dottore stia procedendo con un lavoro più complesso di collaudi delle diverse componenti per trovarsi pronto in vista dei prossimi test in Qatar e del primo GP stagionale, sempre sotto i riflettori di Losail, il prossimo 26 marzo.

Valentino Rossi indietro? Non mi fido, l’ho visto lavorare su tante cose. Io preferisco essere concentrato su me stesso, facendo il meglio che posso e cercando di avere il miglior feeling possibile con la Yamaha. Di sicuro, mi sono sempre sentito soddisfatto, anche in Malesia lo ero. La velocità c'è, abbiamo bisogno di lavorare ancora in qualche area per arrivare pronti al cento per cento alla prima gara. Ma mi sento molto bene nel team e questa è la cosa più importante”

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