43 CONDIVISIONI

Multe stradali, la prescrizione può evitarne il pagamento

Anche le contravvenzioni sono soggette a scadenza: il diritto alla riscossione, infatti, si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata commessa la violazione. Il termine inizia a decorrere dal giorno della notifica e si interrompe ogniqualvolta venga notificata una richiesta di pagamento.
A cura di Matteo Vana
43 CONDIVISIONI
Immagine

Tutti gli automobilisti si sono visti recapitare una multa: i motivi possono essere molteplici, ma non tutti sanno che anche le contravvenzioni hanno un termine di prescrizione o decadenza, ossia un termine entro il quale deve essere avanzata una richiesta di pagamento da parte del creditore. Come descritto dal Codice della strada, nell'articolo 209, il pagamento è regolamentato dall'articolo 28 della legge del 24 novembre 1981, n. 689, che specifica come il diritto alla riscossione delle multe si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata commessa la violazione.

Servono 5 anni per la prescrizione

A ribadirlo è stata una sentenza del Tribunale di Torino che ha confermato il periodo di cinque anni per la prescrizione del credito per violazioni al Codice della Strada, termine valido anche se è scaduto il termine per opporsi alla cartella esattoriale. Il termine inizia a decorrere dal giorno in cui l'atto viene notificato e si interrompe ogniqualvolta venga notificata una richiesta di pagamento: in questo modo il termine di prescrizione inizia a decorrere nuovamente. Se la multa non viene notificata regolarmente o se viene inoltrata dopo 90 giorni l'obbligo di pagamento si estingue, ma qualora la procedura fosse svolta in maniera regolare e non sopraggiunge il pagamento della sanzione, il comune potrà proporre ulteriori atti di ingiunzione al pagamento e incaricare un agente di riscossione per le relative somme.

Nel 2008 è stata la Legge finanziaria a integrare le normativa in merito al termine di prescrizione delle multe. Nel testo, infatti, si legge che "a decorrere dal 1 gennaio 2008 gli agenti della riscossione non possono svolgere attività finalizzate al recupero di somme, di spettanza comunale, iscritte in ruoli relativi a sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, per i quali, alla data dell'acquisizione di cui al comma 7, la cartella di pagamento non era stata notificata entro due anni dalla consegna del ruolo." La norma non va ad incidere sul termine di prescrizione, che rimane entro i 5 anni, ma impone ai Comuni un onere di notificazione delle cartelle esattoriali. Tuttavia, nel caso in cui si notifichi la cartella esattoriale al cittadino oltre i 5 anni dalla data della prima notifica del pagamento della multa, la stessa non va in prescrizione automaticamente perché,  in questo caso, il cittadino deve contestare la cartella esattoriale. Se ciò non avviene entro 30 giorni dal ricevimento della stessa presso il Giudice di Pace, sarà tenuto a versare la cifra richiesta per la multa.

43 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views