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MXGP: GP d’Argentina a Gajser, ma grandioso Cairoli secondo in entrambe le gare

Entusiasmante trasferta oltre oceano. Lo sloveno vince il GP, ma Cairoli lotta per la vittoria e riapre il mondiale. Doppia caduta per Febvre, costretto ad impressionanti rimonte: in Gara 2 è terzo.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Tim Gajser - credito fotografico Youthstream
Tim Gajser – credito fotografico Youthstream

L’Argentina segna il ritorno al vertice di Tony Cairoli, che torna a fare sognare e si aggiudica due secondi posti nel GP di Neuque, regione di Villa la Angostura, alle porte della Patagonia. Manca ancora la vittoria di un Gran Premio, persa solo per un punto con i due secondi posti di manches, alle spalle prima di Maximilian Nagl, tornato alla vittoria sulla pista che l’aveva visto mattatore lo scorso anno, e poi alle spalle di Tim Gajser, astro nascente e terribile rookie della stagione. Una domenica interessante, che riapre completamente il campionato anche grazie al doppio errore del leader provvisorio e Campione del Mondo in carica Romain Febvre, a terra in entrambe le gare, ma capace di dare vita a due rimonte impressionanti. Già, il campionato è riaperto, ed è un piacere vedere tutti i principali protagonisti racchiusi in pochi punti in cima alla classifica.

Cairoli, il campionato riparte dall’Argentina

La vittoria di una gara manca a Cairoli dal 31 maggio 2015, dalla Francia, ma oggi l’otto volte Campione del Mondo sancisce il suo definitivo rientro tra i protagonisti e pretendenti al titolo. Tenere il passo dei primi in entrambe le gare vuol dire usare testa e manetta, e Cairoli ha esperienza a sufficienza per gestire in maniera impeccabile due manches nelle quali ha dimostrato tutto il suo talento: velocità, capacità di dettare il ritmo e umiltà. L’umiltà di non voler strafare e di sapere amministrare due secondi posti che segnano la sua ripartenza nel mondiale. Nessun errore e nessun rimpianto : la sintesi di un week-end perfetto che se anche non porta a casa una vittoria, dimostra che nonostante una condizione fisica non ancora al top Cairoli è capace ancora di fare paura.

Tony Cairoli - credito fotografico Youthstream
Tony Cairoli – credito fotografico Youthstream

Gajser si conferma, ma fa paura Febvre

Tim Gajser è stato capace ancora di stupire, di vincere davanti ai più esperti della top class e di aggiudicarsi il GP d’Argentina. Un terzo posto in Gara 1 e la vittoria di Gara 2 tolgono il GP a Cairoli per un solo punto. Lo sloveno va forte ed ormai è ampiamente confermato tra i protagonisti. Conferma che trova, in parte anche Nagl, che si aggiudica Gara 1 e poi cede in Gara 2. Chi fa paura è Romain Febvre. Due errori nella stessa curva, non sono comuni, come non è comune vedere un pilota capace di dar vita a due rimonte impressionanti, che dal fondo del gruppo hanno riportato il francese a centrare il terzo gradino del podio in Gara 2. Ora il campionato vede Febvre condurre a quota 172, seguito da Gajser a soli 3 punti e dal nostro Cairoli con 144 punti. Il prossimo appuntamento per tentare l’assalto alla tabella rossa è tra solo una settimana a Leon, con il GP del Messico.

Gara 1: il ritorno di Max Nagl

Spettacolare la partenza di Gara 1 con l’Holeshot giocato sul filo dei centimetri tra Antonio Cairoli, Maximilian Nagl ed Evgeny Bobryshev. Cairoli si porta in testa e prova a gestire la fuga, mentre alle spalle gli avversari si lanciano all’inseguimento. Partenza difficilissima per Romain Febvre, che finisce a terra nelle battute iniziali e si ritrova costretto ad una difficile rimonta dalla ventesima posizione. Tony Cairoli non trova l’allungo e subisce il sorpasso di Nagl, Bobryshev e di Gajser, vincitore della qualifica del sabato. La lotta tra le Honda, quella ufficiale HRC di Bobryshev e quella del Team Gariboldi di Gajser favoriscono la fuga di Nalg, mentre anche Van Horebeek si butta nella mischia nelle posizioni di rincalzo. Cairoli studia e ripassa la lezione e poi sale in cattedra, facendo fuori uno dopo l’altro gli avversari, strappando la seconda posizione. Il vantaggio di Nagl si attesta sui 5 secondi, ed il tedesco taglia il traguardo in prima posizione davanti a Cairoli e Gajser. Rimangono fuori dal podio Bobryshev, quarto, e le Yamaha di Van Horebeek e di Romain Febvre, autore di una strepitosa rimonta dalla ventesima alla sesta posizione.

Gara 2: Gajser imprendibile davanti a Cairoli

Tim Gajser è il più veloce all’abbassarsi del cancelletto. Cairoli c’è, ed è subito a mordere i tasselli della ruota posteriore dello sloveno. Ottimo anche lo spunto della KTM di Simpson, seguito dai soliti Bobryshev, Febvre e Nagl, che però subisce l’attacco di un rinato Desalle. Dopo solo 3 minuti nuovo errore di Febvre, che come in Gara 1 finisce a terra e si ritrova costretto a rigiocarsi tutto in rimonta. In testa alla corsa diventa interessante il duello tra il rookie Gajser e l’esperto Cairoli, mentre Bobryshev è impegnato a tenere a bada Nagl, fino ad un errore del russo, che finisce a terra al sesto passaggio. Impressionante la rimonta di Febvre, che nel giro di poche tornate è già sesto a 18 secondi dalla testa della corsa. A metà gara Cairoli prende fiato, lasciando un po’ di margine a Gajser. Gli ultimi due giri vedono l’impresa impossibile di Febvre, che nel giro di poche curve avvicina e svernicia sia Nagl che Van Horebeek. Gajser vince e convince, Cairoli chiude secondo e Febvre, mostruoso nella rimonta, soffia il terzo gradino del podio al compagno di team Van Horebeek.

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