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MXGP: in Svezia Febvre si aggiudica un nuovo GP. Tony Cairoli terzo in Gara 2

Il francese della Yamaha consolida la sua leadership in Campionato. Tony Cairoli soffre in Gara 1 e risorge in Gara 2. Il nono titolo è ancora alla portata.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Romain Febvre - credito fotografico Youthstream
Romain Febvre – credito fotografico Youthstream

Continua il calvario di Tony Cairoli verso la conquista del nono titolo iridato. Mai come in questa stagione il campionato, per il siciliano, si è rivelato come un’autentica corsa ad ostacoli, dove infortuni, avversari storici e nuovi out-sider sembrano voler impedire al siciliano volante di spiccare il volo verso la nona stella Mondiale. Tony Cairoli cade, si fa male, si rialza e torna grande. E questa è pure la sintesi di quanto accaduto in un’altra pazza domenica di questo Campionato, forse il più bello e combattuto delle ultime stagioni. In Svezia vince Romain Febvre, ormai non più a sorpresa, ma Cairoli dimostra ancora una volta il suo valore, risorgendo e ribaltando le sorti di una brutta Gara 1 con un fantastico terzo posto conquistato con i denti in Gara 2.

Doppietta di Romain Febvre

Ormai il 23enne portacolori della Yamaha ha conquistato il ruolo di prima guida nel Team, oltre che aver conquistato di diritto, a suon di vittorie, la prima posizione nel Campionato del Mondo. Un risultato forse inaspettato ad inizio stagione, per Romain Febvre, che solo qualche anno indietro aveva pensato addirittura di mollare con il cross per passare nelle file del Supermotard. Per fortuna Febvre ha deciso di tornare al tassello, perché grazie al suo contributo il Campionato ne ha sicuramente guadagnato in termini di spettacolarità. Oggi ad Uddevalla, Febvre non ha sbagliato nulla, vincendo d’autorità Gara 1, rifilando oltre 14 secondi a Jeremy Van Horebeek, che in questa fase della stagione pare avere ritrovato la grinta della scorsa stagione, e portando a casa anche il gradino più alto del podio in Gara 2, dopo aver strappato la vittoria sul finale a Kevin Strijbos.

Il calvario di Tony Cairoli

La storia di questo campionato 2015 trova il suo protagonista eroe nella figura di Tony Cairoli. In un copione in cui tutto sembra andare controcorrente per il portacolori KTM, Cairoli trova sempre il coraggio per risultare inarrestabile e riesce sempre e comunque a portare a casa punti importanti e preziosi per raggiungere l’obiettivo del nono titolo. Oggi per Cairoli la passione si manifesta in Gara 1, quando dall’ottava posizione conquistata su David Philippaerts, scivola per un errore in 22esima posizione e si ritrova costretto a risalire la china per recuperare  punti. Alla fine Tony Cairoli prende il ritmo e spiana letteralmente chi si mette sul suo cammino. Sotto al traguardo Cairoli è 13esimo. Gara 2 invece è la sua riscossa: ottima partenza, gara fantastica e un terzo posto che vale come una vittoria, se si considera una condizione fisica ancora non perfetta e soprattutto per i punti conquistati che non lasciano troppo margine a Romain Febvre, leader in classifica, e che permettono a Cairoli di sorpassare in classifica Maximilian Nagl, costretto alla battuta di arresto a causa dei postumi della frattura alla caviglia rimediata in Germania.

Tony Cairoli - credito fotografico Youthstream
Tony Cairoli – credito fotografico Youthstream

Gara 1

Romain Febvre parte al comando e prende il largo, lasciando poco spazio agli avversari. Ci prova nelle battute iniziali Evgeny Bobryshev, che tiene testa al francese prima di finire troppo presto la sua corsa. Tocca quindi a Jeremy Van Horebeek provare a lanciarsi all’inseguimento della Yamaha numero 461, ma il distacco è enorme ed i secondi al traguardo oltre 14. Shaun Simpson si prende la terza posizione dopo una  bella lotta con Todd Wates. Cairoli lotta in apertura con Philippaerts per poi trovarsi in coda al gruppo e lanciarsi nella rimonta, chiudendo 13esimo. Philippaerts termina settimo sotto la bandiera a scacchi, mentre Alessandro Lupino chiude 15esimo.

Gara 2

Kevin Strijbos prende le redini della gara e si porta in scia sia Romain Febvre che Tony Cairoli. Il ritmo si fa sostenuto per Cairoli, che si ritrova costretto a cedere, perdendo terreno nei confronti del duo di testa e trovandosi costretto a controllare la gara su Dean Ferris. Il finale di gara diventa un duello serrato tra la Suzuki del belga e la Yamaha del francese, con Febvre che attacca Strijbos e si porta al comando, andando a chiudere con un distacco limitato a poco più di un secondo e due decimi. Terzo Cairoli a 31 secondi  e 7 decimi. Philippaerts nono al traguardo, Lupino quattordicesimo.

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