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MXGP: Tim Gajser è il nuovo Campione del Mondo

Allo sloveno bastano i punti conquistati in Gara 1 per aggiudicarsi il titolo. Tony Cairoli non riesce nell’impresa e si rassegna ad una giornata opaca. Il GP delle Americhe vinto dal padrone di casa Eli Tomac, che firma la doppietta.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Tim Gajser Campione del Mondo MXGP 2016 - credito fotografico Youthstream
Tim Gajser Campione del Mondo MXGP 2016 – credito fotografico Youthstream

Era la notte delle speranze per i tifosi italiani, che aspettavano lo scontro tra Gajser e Cairoli nella prima delle due trasferte americane. Le cose non sempre vanno secondo i desideri e così, per il secondo anno consecutivo, Tony Cairoli è costretto a guardare quello che un tempo era il suo trono occupato da un nuovo giovane talento. Lo scorso anno fu Romain Febvre, in questa stagione il nuovo Re della classe MXGP risponde invece al nome di Tim Gajser. Lo sloveno, 19 anni, conquista il suo primo alloro nella top-class già al termine di Gara 1.

Tim Gajser non sbaglia: è il nuovo Campione del Mondo

Gajser non delude questa volta i suoi tifosi, e non cede alla pressione come in Olanda ad Assen. Si laurea Campione del Mondo nella stagione di debutto in MXGP, e raddoppia il numero di mondiali vinti sopo quello già conquistato in MX2. Sicuramente la festa sarebbe stata più gradita in terra europea, circondato dai suoi supporters, ma alla fine quel che conta è portare a casa il titolo, il primo in MXGP di quella che si ipotizza di una lunga serie. Gajser in sella alla Honda del Team Gariboldi è stato il protagonista di una stagione fenomenale, nella quale ha sbagliato pochissimo e che ha fatto registrare un solo zero in Gara 2 ad Assen. Al Charlotte Motor Speedway lotta come un leone contro l’idolo americano Eli Tomac e si aggiudica il titolo con il quarto posto in Gara 1. In Gara 2 lo sloveno chiude secondo.

Grazie comunque Tony!

Tony Cairoli ha fatto sperare nel miracolo fino alla fine: la ripartenza in Svizzera e l’impresa in Olanda. Ma a Charlotte Cairoli incappa nella giornata no e non riesce a lottare tra i protagonisti. Onore comunque a chi in carriera a saputo vincere otto titoli iridati e che ha dato dimostrazione in questa stagione di crederci sempre. TC222 ha in ogni caso messo a segno una stagione grandiosa, seppur condizionata da una condizione fisica non sempre al top ed iniziata con i postumi dell’infortunio occorso in preparazione del campionato, poco prima dell’avvio degli Internazionali d’Italia. La rimonta nel finale di campionato non è bastata per portarsi a casa il nono sigillo mondiale, ma ha comunque ravvivato un campionato che per troppo tempo ha visto lo strapotere di Gajser.

Gara 1 regala il titolo a Gajser. Cairoli tredicesimo

La prima manche sul tracciato di Charlotte diventa una marcia solitaria per Eli Tomac e per la Kawasaki. L’americano fa il vuoto alle sue spalle e chiude sotto la bandiera a scacchi con oltre 22 secondi dal connazionale Justin Barcia. Nella battute iniziali Cairoli è in decima posizione, ma poi commette qualche imprecisione e retrocede al 15esimo posto. Nulla da fare per il pilota KTM, che deve accontentarsi del tredicesimo posto finale. Tim Gajser rimane nel gruppo degli inseguitori, insieme a Barcia, Van Horebeek e Desalle, con il quale nella battute finali ingaggia un duello per il quarto posto. Van Horebeek chiude terzo alle spalle degli americani, mentre il quarto posto di Gajser permette allo sloveno di festeggiare in anticipo il titolo

Gara 2 ancora per Tomac. Gajser secondo e Cairoli quattordicesimo

Gajser non perde certo la concentrazione dopo la vittoria del titolo, e rimane protagonista anche nella seconda manche. Eli Tomac firma la doppietta e si aggiudica anche Gara 2, davanti allo sloveno che rimane in un gap inferiore ai 6 secondi. Bene Glenn Coldenhoff con la KTM, terzo a precedere gli altri protagonisti del mondiale, ovvero Bobryshev, Van Horebeek, Febvre e Desalle. Tony Cairoli non riesce ad andare oltre la quattordicesima posizione. Il distacco in classifica generale al termine del GP delle Americhe torna ad essere pesante. Gajser conduce con 693 punti, 90 in più di Cairoli, secondo nel Mondiale.

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