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MXGP: Tim Gajser illumina la notte del Qatar. Tony Cairoli sfiora il podio in Gara 2

Il Mondiale 2016 inizia con la vittoria dello sloveno Campione del Mondo MX2 2015. I protagonisti lottano alle sue spalle, e Febvre e Bobryshev si alternano sul podio. Tony Cairoli soffre in Gara 1 e poi lotta per il terzo gradino del podio nella seconda gara.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Tim Gajser - credito fotografico Youthstream
Tim Gajser – credito fotografico Youthstream

I riflettori sulla nuova stagione mondiale si accendono, nel vero senso della parola, rivelando una bella sorpresa. Nella calda serata del Qatar, a Losail, è un volto nuovo, appena approdato alla MXGP, a dominare il primo appuntamento del 2016: Tim Gajser. Il Campione del Mondo 2015 classe MX2 dimostra da subito di essere un pilota tosto, pronto a dare filo da torcere ad avversari blasonati del calibro di Cairoli, Febvre, Van Horebeek e Bobryshev e le due vittorie di carattere in Gara 1 e Gara 2 diventano un pesante biglietto da visita da consegnare ai pretendenti al titolo 2016, con distacchi pesanti inflitti agli inseguitori. Chi soffre, per lo meno a metà, è Tony Cairoli, che in Gara 1 si accontenta di un sesto posto, mentre in Gara 2 lotta per posizioni più consone al suo palmares conquistando infine un quarto, dopo aver resistito agli attacchi di Febvre e Bobryshev. Il russo è apparso meno incisivo nella seconda gara, ma dimostra insieme a Gajser, che le Honda, seppure gestite da strutture diverse, sono le moto forse più equilibrate nella prima uscita stagionale. Delude invece Gautier Paulin, opaco in Gara 1 e sfortunato in Gara 2, dopo aver conquistato l’Holeshot e ritiratosi poche curve dopo per un problema tecnico alla sua Honda ufficiale. Ci si aspettava molto di più da Maximilian Nagl, che proprio a Losail aveva lo scorso anno firmato la doppietta, ma il pilota Husqvarna è rimasto invece nell’ombra, intruppato ed attardato in Gara 1 e poco incisivo in Gara 2. Romain Febvre ha invece dato prova di grande talento, sapendo gestire entrambe le gare con testa, “accontentandosi” di due podi, un terzo ed un secondo posto, che valgono oro in vista della lungo percorso verso il titolo 2016. Eroico Clement Desalle, che nonostante un braccio malconcio scende in pista, più per onore di contratto che per puntare a punti in campionato, chiudendo a fondo classifica entrambe le gare.

Gara 1

Al termine del primo giro è Evgeny Bobryshev a tagliare il traguardo per primo, davanti a Tim Gaiser e Glenn Coldenhoff. Febvre recupera e ci mette veramente poco a sbarazzarsi dell’olandese su KTM, rubandogli la terza posizione. Tony Cairoli transita in sesta posizione a circa 7 secondi dal leader russo, mentre Maximilian Nagl rimane intruppato a centro gruppo. Le Honda di Bobryshev e di Gajser prendono un po’ di margine su Febvre, che pare attendere il momento migliore per sferrare l’attacco. Coldenhoff perde il passo e viene riassorbito da Van Horebeek e Cairoli. La svolta arriva con il sorpasso di Tim Gajser all’ottavo giro ai danni di Bobryshev. Lo sloveno prende il largo, lasciando Bobryshev in balia di Febvre, che però sul finale alza bandiera bianca e si accontenta del terzo posto. Gajser si aggiudica così la prima manche stagionale, la sua prima in MXGP dopo aver vinto il titolo in MX2. Tony Cairoli patisce forse i problemi ancora legati al braccio ed al collo, piuttosto che la frattura alle costole, e proprio nel finale perde la quinta posizione, cedendo a Simpson il posto. Alessandro Lupino sbaglia e scivola in 18esima posizione. Un applauso infine a Clement Desalle, che nonostante l’infortunio patito nella gara francese di Valence, si presenta la via e chiude la gara, seppure in ultima posizione pagando qualcosa come 6 secondi al giro rispetto agli avversari.

Gara 2

Honda ancora le più veloci anche allo start di Gara 2. Questa volta è Gautier Paulin a conquistare l’Holeshot, seguito da Gajser e da Bobryshev. Febvre precede Cairoli nelle battute iniziali. Il Campione del Mondo in carica della MX2 ci mette meno di un giro a prendere la testa della corsa, mentre si ammutolisce la CRF ufficiale di Paulin, costringendo il francese al ritiro. Cairoli si porta in terza posizione, alla caccia della Honda di Gajser e Bobryshev. Al terzo passaggio Febvre allunga, aggancia Cairoli e lo passa senza particolari problemi, prendendo subito margine, salvo poi incappare in una caduta causata dalla chiusura dell’aventreno, che favorisce Cairoli che risale in seconda posizione grazie anche ad un errore di Bobryshev. Nel finale Febvre riprende la posizione su Cairoli, che deve anche contenere il rientro di Bobryshev, cedendo purtroppo la posizione dopo una piccola sbavatura sulla rampa di un salto. Al traguardo il distacco inflitto da Gajser ai danni di Febvre è pesante: oltre 8 secondi. Il francese precede di pochissimo Bobryshev, che nel finale contiene Tony Cairoli, determinato a prendersi il podio.

MXGP Qatar – Risultati

Gara 1: 1. Gajser – Honda – (33:56.516) – 2. Bobryshev – Honda – (+7.507) – 3. Febvre – Yamaha – (+19.644) – 4. Van Horebeek – Yamaha – (+23.148) – 5. Simpson – KTM – (+27.015) – 6. Cairoli – KTM – (+29.383) – 7. Coldenhoff – KTM – (+30.886) – 8. Strijbos – Suzuki – (+32.227) – 9. Searle – Kawasaki – (+33.672) – 10. Paulin – Honda – (+35.336)

Gara 2: 1. Gajser – Honda – (34:07.633) – 2. Febvre – Yamaha – (+8.230) – 3. Bobryshev – Honda – (+9952) – 4. Cairoli – KTM – (+10.628) – 5. Van Horebeek – Yamaha – (+11.960) – 6. Nagl – Husqvarna – (+14.601) – 7. Simpson – KTM – (+19.057) –8. Searle – Kawasaki – (+20.221) – 9. Strijbos – Suzuki – (+41.741) – 10. Coldenhoff – KTM – (+42.891)

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