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MXGP: ultima possibilità per Tony Cairoli nell’inferno di Lommel

Il campionato approda in Belgio sulla leggendaria pista di Lommel. La sabbia amica e la piccola 350 sono le armi con le quali Cairoli può dare l’ultimo assalto nella corsa al nono titolo iridato.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Tony Cairoli - foto Carrubba
Tony Cairoli – foto Carrubba

E alla fine arriva Lommel. L’inferno di sabbia, la pista leggendaria teatro di innumerevoli sfide è pronta ad accogliere il circus del cross mondiale per la 14esima sfida stagionale. Siamo nel pieno del finale di stagione: tra una settimana si correrà in Svizzera per poi prendere una boccata di ossigeno in vista delle tre ultime prove. Tim Gajser sorride felice in cima alla classifica. Lo sloveno è in uno stato di grazia particolare e solo Maximilian Nagl è riuscito nell’impresa di arrestare la sua corsa con la vittoria a Loket nel GP di Repubblica Ceca.

Quei 109 punti che separano Cairoli da Gajser

A Loket Cairoli aveva sperato nella rinascita, tornando alla piccola 350 e provando a lanciare il guanto di sfida nei confronti dello sloveno. Due brutte partenze hanno però condizionato pesantemente i risultati del siciliano in entrambe le manches, facendo perdere ulteriore terreno a Cairoli, che ora deve guardarsi seriamente alle spalle dagli attacchi di Nagl, passato in terza posizione a solo 16 lunghezze, e da Febvre, che insegue più staccato, ma che ha dimostrato di aver ottimamente recuperato dall’infortunio che lo aveva costretto a saltare il Matterley Basine e Mantova. Cairoli e Gajser sono separati da 109 punti, quando disponibile c’è ancora un bottino di 250 punti. La matematica, e soprattutto l’orgoglio, tengono in gioco Cairoli per una ipotetica vittoria del Mondiale. Certo è che da adesso è assolutamente vietato sbagliare: lasciare terreno a Gajser significa consegnare allo sloveno il primo titolo nella classe regina.

Gli elementi chiave in favore di Cairoli

Per la sfida in programma domenica, Cairoli ha a disposizione due armi: la sabbia e l’amata 350. Il Belgio rappresenta la seconda casa del campione di Patti, patria destinata in passato a lunghe sessioni di allenamento sul fondo sabbioso, terreno dove Cairoli ha sempre fatto la differenza nei confronti degli avversari. Ora non è più così: il livello si è uniformato e la forma fisica di TC222 non è certo al 100%. Anzi. Questa stagione si è dimostrata più difficile del previsto, a cominciare dell’infortunio pre Internazionali d’Italia, che in un certo verso ha condizionato quasi tutta la stagione. La piccola KTM 350 SX-F può rivelarsi come aiuto prezioso, per le doti di maneggevolezza che però dovranno essere compensate con una guida più di attacco per contrastate le più performanti 450.

A Loket il problema delle partenze

Archiviata la Repubblica Ceca, Cairoli guarda con positività al week-end di Lommel. Il problema principale dell’opaca prestazione di Loket è stata la partenza di entrambe le manches, come lo stesso Cairoli sottolinea: “‘Purtroppo le partenze hanno influito sul risultato, che ovviamente non mi soddisfa. In gara uno in particolare ho sbagliato la partenza, toccandomi in uscita dal cancelletto con Gajser. In gara due la partenza è stata migliore anche se alla seconda curva da esterno ho perso qualche posizione. In seguito ho avuto anche fastidio al polso infortunato, dopo aver preso male un dosso. Sono comunque positivo: la cosa buona è che mi sono trovato bene con la moto, ma c’è da migliorare, soprattutto il ritmo in gara e nelle partenze”. Uno sguardo alla stagione 2017 è d’obbligo e pertanto al cancelletto belga la 350 sarà già equipaggiata con componenti 2017 e con latre novità da testare in vista dell’infuocato finale di stagione e del Motocross delle Nazioni in programma a Maggiora il 25 settembre.

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