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Nel traffico per 4 giorni all’anno: a Roma i picchi di stress, Palermo 5° nel mondo

In Europa Palermo è la quinta città per indice di congestione, Roma è ottava, Milano è ventesima e Napoli ventiduesima. E pensare che la recessione riduce il traffico…
A cura di Danilo Massa
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Detta in maniera nuda e cruda, un automobilista di Roma che usa l'auto per andare al lavoro trascorre nel traffico, ogni anno, 93 ore. Novantatré si può scrivere anche "3 giorni e 21 ore". Insomma: quasi 4 giorni nel traffico. Diciamo che lavorando 35 anni, lo sventurato cittadino della Capitale trascorrerebbe – supponendo che le statistiche non cambino mai – 3255 ore nel traffico: 135,6 giorni della propria vita desiderando l'avanzamento di un metro, sollevando il piede dalla frizione, portando con maestria il muso della propria auto davanti alla meschina pratica altrui del cambio-corsia. Non sorprende che si sia un po' tutti stressati e che i dati di Roma non siano altro che la descrizione di una situazione che accomuna molti italiani. Le indagini di TomTom Italy & Balkans sul 2012 hanno infatti disegnato una mappa del traffico dei singoli continenti e non hanno individuato in Roma la città italiana che soffre maggiormente l'ingorgo, bensì in Palermo. Nel capoluogo siciliano si trascorrono in auto 89 ore all'anno, un tempo inferiore rispetto a quello della Capitale (di 93 ore), ma che descrive una congestionamento maggiore. Le tre ore in più di Roma, infatti, vanno rapportate a una città molto più grande e a strade più lunghe da percorrere. L'indice di congestionamento di Palermo è del 39%, ovvero l'automobilista siciliano, appena entra in auto nelle ore di punta, già ha accumulato 38 minuti di "ritardo" rispetto ai normali tempi di percorrenza di un tragitto di un'ora. Oltre a causare stress, gli ingorghi, aumentando i tempi di percorrenza, accrescono anche la presenza di CO2 nell'aria, rendendo le città doppiamente invivibili.

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Palermo è la quinta città più congestionata nel mondo dopo, nell'ordine, Mosca, Istanbul, Varsavia e Marsiglia. Ma, proseguendo con il parallelo di Roma, la Capitale raggiunge picchi di congestionamento a cui Palermo non arriva: il 76% nelle ore del mattino in occasione (spesso) di scioperi e manifestazioni. E pensare che la crisi fa sì che le città italiane diventino meno ingorgate Marco Ponti, docente di Economia dei trasporti al Politecnico di Milano, ha infatti ricordato che "Il traffico è diminuito del 7 per cento negli anni della crisi. Ma ancora sette pendolari su dieci non rinunciano alla macchina per andare in ufficio. Le ore buttate in coda sono il prezzo da pagare". Scopriamo così che se Palermo è al quinto posto in Europa, nel 2011 era al quarto; Roma al terzo e ora all'ottavo; Milano al dodicesimo e al ventesimo; Napoli al sedicesimo e ora al ventiduesimo. Tutti i dati sulle singole città europee e sull'ingrata classifica sono riportate nel PDF pubblicato dalla TomTom. Questa la top-ten delle città più trafficate al mondo:

  1. Mosca 66%
  2. Istanbul 55%
  3. Varsavia 42%
  4. Marsiglia 40%
  5. Palermo 39%
  6. Los Angeles 33%
  7. Sydney 33%
  8. Stoccarda 33%
  9. Parigi 33%
  10. Roma 33%

Stiamo diventando più poveri, quindi il traffico diminuisce. Questa è la "morale" di un'Italia che rispetto al 2011 risulta meno congestionata perché le immatricolazioni non crescono e perché, anche chi ha l'auto, la usa di meno per i costi che comporta. Sonia Cossu, responsabile marketing TomTom Italia & Balkans, porta l'esempio della città meneghina : "A Milano l’introduzione della Ztl nell’area C ha convinto molti a usare i mezzi pubblici, ma la riduzione delle auto in circolazione è causata dal fatto che ci sono meno soldi per la benzina".

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