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Nicky Hayden è morto dopo un incidente in bici

Nicky Hayden, il messaggio della sorella Kathleen: “Mio fratello è un combattente”

La sorella del centauro statunitense su Twitter invia il suo sostegno al Kentucky Kid delle due ruote. Dovizioso: “Brutto vedere una persona che conosci bene in queste condizioni. In bocca al lupo Nicky”.
A cura di Valeria Aiello
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Nicky Hayden lotta tra la vita e la morte all’Ospedale Bufalini di Cesena dove è ricoverato da ieri pomeriggio in seguito a un terribile incidente stradale avvenuto lungo la via Ca’ Raffaelli che da Riccione porta a Tavoleto, all’incrocio con via Tavoleto  poche centinaia di metri dal circuito di Misano Adriatico. Il 35enne pilota statunitense della Superbike, già iridato in MotoGP nel 2006 con la Honda, stava completando una tornata di allenamento in bicicletta quando è stato centrato da un’auto che lo ha sbalzato sul cofano, impattando dapprima sul parabrezza e poi sull’asfalto. Uno scontro violentissimo in seguito al quale Hayden è stato prima trasportato al vicino ospedale degli infermi di Rimini in codice rosso e poi trasferito all’ospedale Bufalini dove versa in gravi condizioni ricoverato nel reparto di terapia intensiva in prognosi riservata. Nell’impatto, Hayden ha riportato un trauma toracico e cranico che ha causato un edema cerebrale.

La sorella di Nicky: "Mio fratello è un combattente"

Nell’attesa di nuovi aggiornamenti ufficiali sulle condizioni di Hayden descritte come “critiche” in tanti hanno espresso la propria vicinanza al pilota statunitense. Tra questi anche la sorella Kathleen ha lanciato un messaggio su Twitter: “Mio fratello è un combattente” ha scritto Kathleen, accompagnando il testo con alcune foto e un biglietto scritto da Nicky nel giorno in cui ha vinto il titolo di campione del mondo MotoGP.

Dovi: "In bocca al lupo Nicky"

A esprimere la propria vicinanza al collega pilota anche Andrea Dovizioso. “Un grande in bocca al lupo a Nicky, è un pilota che conosciamo molto bene nel nostro mondo, ho avuto la fortuna di averlo come compagno di squadra, una grandissima persona come si vede dal supporto che gli arriva un po' da tutti – sono state le parole del forlivese della Ducati, suo ex compagno di squadra alla Honda nel 2008 e alla Ducati nel 2013, raggiunto dai microfoni di Sky Sport a Le Mans dove si trova per correre il Gp di Francia nella MotoGP – Sono cose brutte, soprattutto perché ne succedono spesso. Non conosco la dinamica ma è brutto vedere una persona che conosci bene in queste condizioni. Noi abbiamo il potere di gestire il nostro destino ma alla fine non dipende interamente da noi, indipendentemente da cosa stai facendo”.

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