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Nuove carene MotoGp: Suzuki ‘copia’ Yamaha, Aprilia interpreta il regolamento

Debutto in pista delle nuove soluzioni aerodinamiche nella seconda giornata di test a Phillip Island.
A cura di Valeria Aiello
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Nuove carene su Suzuki e Aprilia
Nuove carene su Suzuki e Aprilia

A far discutere nella seconda giornata di test a Phillip Island non è stata solo la grande velocità di Maverick Vinales, il solo pilota capace di scendere sotto il muro dell’1’29 e in grado di rifilare oltre 4 decimi e mezzo al campione del mondo in carica Marc Marquez nonostante quest’ultimo abbia limato il crono che gli aveva garantito la vetta della classifica del day-1. A tenere banco sono state anche le novità tecniche provate dai piloti, una su tutte la nuova carena aerodinamica che i costruttori hanno sviluppato nel tentativo di recuperare la deportanza perduta per il divieto di utilizzare ali aerodinamiche esterne nel 2017.

Suzuki ‘copia’ Yamaha, Aprilia interpreta il regolamento

Dopo la Yamaha che sulle M1 di Valentino Rossi e Maverick Vinales ha provato la propria soluzione già nei test di Sepang, nella seconda giornata di test in Australia sono state Aprilia e Suzuki a far debuttare in pista le nuove carene. Per quanto riguarda la Suzuki, la soluzione ricorda da vicino quella presentata dalla Yamaha: si tratta di una doppia carena che all’interno nasconde due alette. Diversa invece la soluzione sviluppata da Aprilia che presenta grandi prese d’aria all’altezza del cupolino. All’appello mancano ancora Honda, KTM e Ducati ma entro il GP inaugurale in Qatar, il prossimo 26 marzo, le diverse scelte dovranno essere sottoposte alla verifica del direttore di gara, Danny Aldridge, il solo a giudicare se le soluzioni sono conformi alle nuove specifiche tecniche del regolamento.

Rins: "Avvertito un minore impennamento"

Abbiamo deciso di provare la nuova carena nelle ultime due uscite – ha chiarito il rookie della Suzuki, Alex Rins– Il riscontro non è ancora chiaro, ho completato appena 10 giri ma di sicuro avverto una differenza rispetto alla carena normale. Abbiamo bisogno di verificare se lavora bene, se perdiamo o guadagniamo tempo ma ad ogni modo ho avvertito un minore impennamento. Domani continueremo i test con questa nuova carena”. Sensazioni non ancora confermate dal teammate Andrea Iannone che a fine giornata ha preferito non sbilanciarsi: “Sinceramente è difficile parlarne, dobbiamo vedere i dati” ha spiegato il pilota di Vasto.

La nuova carena sulla Suzuki di Alex Rins
La nuova carena sulla Suzuki di Alex Rins

Espargaro: "La riprovremo anche nei test in Qatar"

Interpretazione differente quella dell’Aprilia che ha optato per delle prese d’aria molto ampie all’altezza del cupolino per cercare il miglior effetto antimpennamneto. A provare la soluzione è stato Aleix Espargaro che ha testato la nuova carena come parte del programma del lavoro di giovedì. “Non è poi così male – ha spiegato Espargaro – I dati di quest’inverno raccolti in galleria del vento, in Italia, erano interessanti perché si crea un importante carico aerodinamico senza perdere velocità massima. Qui a Phillip Island la sensazione è stato un po’ strana perché questa è una pista davvero particolare, con tanti cambi di direzione ad alta velocità, il che rende la moto molto più pesante. La riproveremo per certo in Qatar, perché la differenza che si può avvertire è piuttosto elevata, per cui abbiamo bisogno di provare su una pista più normale”.

La nuova carena Aprilia provata da Aleix Espargaro
La nuova carena Aprilia provata da Aleix Espargaro
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