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Nuovi dati sull’incidente di Bianchi a Suzuka: impatto a 254G

Nuovi dati sull’incidente del pilota francese durante il Gran Premio del Giappone hanno rivelato che ha subito una decelerazione con un picco quasi tre volte maggiore di quanto inizialmente pensato.
A cura di Vito Lamorte
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La FIA ha portato a termine un'indagine approfondita sull'incidente che ha visto protagonista Jules Bianchi per fare in modo che la Formula 1 impari le lezioni da quello che è successo. I risultati, che sono stati pubblicati nel nuovo World Database Incidente della FIA, hanno rivelato come lo sfortunato l'incidente sia stato aggravato dal fatto che l'auto sia finita sotto la gru.

Impatto a 126 km/h

I risultati dell'incidente pubblicati in un rapporto esclusivo di pubblicazione del giornale tedesco Auto Motor und Sport hanno rivelato che Bianchi ha perso il controllo a 213 km/h e ha colpito la gru a 126 km/h soli 2,61 secondi dopo. La macchina ha colpito la gru con un angolo di 55 gradi, con il naso che si è infilato sotto la parte posteriore del veicolo di soccorso che stava portando via la macchina di Adrian Sutil. La forza di impatto macchina era 58.8G, che è paragonabile ad un crash contro un oggetto solido come un guardrail. Tuttavia l'incidente è stato peggiore del previsto perchè la monoposto è finita sotto la parte posteriore della gru. I primi risultati, tratti da tappi per le orecchie di Bianchi, hanno messo in risalto che l'impatto è stato di 92G. La FIA ora crede che i suoi tappi per le orecchie siano scivolati via al momento chiave e non abbiano valutato la forza effettiva dell'impatto: si calcola che in realtà ci sarebbe stato un picco di 254G.

Wright: "Lezione da imparare"

Andy Mellor, vice presidente della FIA della Commissione per la sicurezza, ad Auto Motor und Sport ha dichiarato: "Il problema è che la Marussia è finita sotto il gambo della gru, ed è stato quindi premuto dall'alto al lato inferiore della gru. Ha funzionato come un freno, con una decelerazione improvvisa e in questo processo c'è stato un contatto tra il casco e la gru. Non era mai successo prima". Peter Wright, capo della Commissione della FIA per la sicurezza, ha detto che l'organo di governo non aveva lasciato nulla al caso nel suo tentativo di fare in modo che quanto successo servisse da lezione per il futuro: "Purtroppo qualche incidente deve avvenire al fine di poter imparare da loro. E ‘stato uno scenario che non potevamo immaginare in precedenza. Ecco perché è stato molto importante indagare davvero su questo incidente al più piccolo dettaglio. Non abbiamo mai investito così tanto tempo e fatica in un'analisi".

La risposte della FIA all'incidente di Bianchi ha portato ad un miglioramento alle protezioni alla testa per la cabina di guida dei piloti e l'introduzione della Virtual Safety Car per rallentare le auto nel caso ci sia un veicolo da recuperare in pista.

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