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Omicidio stradale, carcere fino a 12 anni e ritiro della patente a 30 anni

Prevista una pena massima di 12 anni di reclusione per chi provoca la morte di una persona e revoca della patente fino a 30 anni per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe.
A cura di Valeria Aiello
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Approvato dalla commissione Giustizia del Senato il ddl sull’omicidio stradale con cui si introduce il reato di omicidio stradale e nautico in un nuovo articolo 589-bis del Codice penale. Il disegno di legge prevede una pena minima di 8 anni fino a un massimo di 12 anni di reclusione nel caso si procuri la morte di una persona alla guida, in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe, di un veicolo a motore o di un natante. Nel caso si determini la morte di più persone, la pena può arrivare a 18 anni di carcere. Pena aumentata fino a un terzo nel caso di omissione di soccorso. Si modifica così l’attuale pena che prevede reclusione da 3 a 10 anni per chi cagiona per colpa la morte di una persona in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Si aggiunge inoltre la pena accessoria della revoca della patente, da 15 a un massimo di 30 anni. La revoca sale a 20 anni se il conducente è stato già fermato per guida in stato di ubriachezza o sotto effetto di stupefacenti, 30 anni invece se è stato anche multato per eccesso di velocità.

Anche se non mancano le ultime limature da fare, precisa il relatore Giuseppe Cucca (Pd), ormai c'è un accordo di massima tra i vari gruppi per velocizzare l'iter del provvedimento. Il testo, secondo il relatore, molto probabilmente arriverà in aula nella prima decade di giugno.

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