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Patente auto, 5 cose da sapere per superare il nuovo esame

Una nuova circolare stabilisce i comportamenti da seguire per evitare la bocciatura: dalle rotatorie alla retromarcia, passando per il parcheggio, ecco come fare per superare l’esame di guida.
A cura di Matteo Vana
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Per molti l'esame di guida può rappresentare un vero e proprio incubo. Colpa del cosiddetto "esaminatore" troppo pignolo o troppo severo che, mettendo pressione agli inesperti guidatori, può portare a commettere errori decisivi. Adesso, però, ci ha pensato il Ministero dei Trasporti a tracciare le linee guida per non essere più bocciati: a chiarire nei minimi particolari quali sono le corrette modalità di esecuzione delle manovre fondamentali, allontanando quindi il rischio di essere bocciati solo per il giudizio discrezionale dell'esaminatore, è una circolare, una sorta di vademecum per portarsi a casa la tanto sospirata patente di guida.

Cinture allacciate e limiti, pena la bocciatura immediata

Partire bene è senza dubbio fondamentale. Un consiglio che vale in ogni ambito della vita, ancora di più nel caso dell'esame di guida. Non saranno, infatti, tollerati comportamenti che possono essere sanzionati in maniera grave dal Codice della strada, ossia tutti quelli che portano alla sospensione della patente. Inoltre, particolare attenzione sarà data al campo della sicurezza, quindi bisognerà sempre ricordarsi di allacciare le cinture prima di partire oppure evitare di superare i 40km/h nelle zone abitate. Se uno di questi comportamenti non sarà rispettato la bocciatura sarà immediata.

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Controllare che tutto sia in ordine prima di partire

Appena saliti in macchina inizia l'esame. Un particolare non di poco conto, con l'emozione che può giocare brutti scherzi: la circolare del Ministero, infatti, obbliga l'esaminatore – e di conseguenza il candidato – ad essere pronti da subito. Sarà valutato come prima cosa il modo in cui il futuro patentato si appresta alla partenza: fondamentale controllare ogni cosa, dalla regolazione dello specchietto retrovisore a quella del sedile di guida, dall'allaccio delle cinture di sicurezza per arrivare fino ai poggiatesta. L’esaminato dovrà inoltre controllare almeno due dispositivi — scelti a caso tra pneumatici, sterzo, freni e dispositivi di segnalazione acustica e luminosa — nonché i livelli dell'olio.

Le rotatorie, queste sconosciute

Uno dei punti più indigesti a coloro che devono affrontare l'esame per la patente di guida è il funzionamento delle rotatorie, sempre più presenti nelle nostre città. La motorizzazione stabilisce che la rotatoria è un'intersezione e che quindi le entrate e uscite sono da considerare a tutti gli effetti delle svolte. Quando si entra nella rotatoria bisogna innanzitutto moderare la velocità e controllare il comportamento degli altri conducenti; in mancanza di specifico segnale di dare precedenza, poi, questa spetta a chi si immette nella rotatoria, mentre se il cartello è presente la precedenza va a chi si trova già all'interno della rotatoria. L'uscita dalla rotatoria è considerata una svolta, quindi bisogna sempre mettere la freccia.

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Inversione e retromarcia

Un altro dei punti fondamentali in sede di esame è quello relativo all'inversione di marcia, sia in avanti che in retro. La nuova direttiva stabilisce, infatti, di verificare che il candidato sappia destreggiarsi in entrambe le situazioni quindi non con una sola manovra anche se lo spazio è sufficiente perché questa condizione si verifichi. Particolare attenzione anche alla retromarcia, da effettuarsi in linea retta o con svolta. Il candidato, infatti, dopo aver controllato la strada alle sue spalle attraverso lo specchietto retrovisore e quello di destra al fine di non creare intralcio, sarà tenuto a ruotare il busto e la testa verso destra per coprire, con la visione diretta, l'angolo morto dello specchietto di destra.

Il parcheggio

Tra le manovre più indigeste c'è sicuramente quella del parcheggio. Una volta l'incubo era la distanza dal marciapiede, ma adesso non sarà più un criterio determinante: quella che verrà valutata sarà la capacità di impostare la manovra in sicurezza, controllando gli spazi dietro e quelli laterali. Importante è evitare la collisione o la creazione di pericolo per sé stessi o per gli altri veicoli. Nelle manovre di uscita dal parcheggio, il candidato — dopo aver messo la freccia — deve ispezionare la strada davanti, dietro e ai lati, attraverso gli specchietti e ruotando il capo verso sinistra e verso destra. A quel punto potrà compiere la manovra, sempre con cautela. Per essere considerato un parcheggio perfetto, dunque, il veicolo dovrà essere parallelo al marciapiede, non creare intralcio per la circolazione e posizionato correttamente negli stalli di sosta.

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