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Pellicole a due ruote. I migliori 5 film sul motociclismo

Cinque documentari che gli appassionati delle gare su due ruote non possono assolutamente perdere. Dal capolavoro On Any Sunday al docufilm su Casey Stoner.
A cura di Michele Mazzeo
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I film che hanno come argomento principale moto e auto sono molti, ma quasi sempre questi sono slegati dalle corse sportive. Ci sono invece alcune pellicole, quasi sempre documentari, che invece hanno le principali gare di automobilismo e di motociclismo o i suoi protagonisti, cioè i piloti professionisti, al centro della scena. Per oggi ci concentreremo sulle due ruote. Ecco i 5 film che gli appassionati di motociclismo non possono assolutamente non vedere.

faster copertina

1. On Any Sunday (Il rally dei campioni)

Al vertice di questa classifica stabile ormai da 46 anni il capolavoro di Bruce Brown On Any Sunday del 1971. Il film documentario che vede come protagonista il leggendario Steve McQueen e che ottenne la nomination al Premio Oscar nella categoria miglior documentario. Il racconto segue piloti professionisti di moto e appassionati di corse motociclistiche degli anni ’70 descrivendo senza filtri il mondo delle corse, molto meno “professionale” di quello attuale e forse, proprio per questo, più appassionante. Steve McQueen, che fu un pilota professionista compare nel film mentre sfodera, senza alcuna controfigura, le sue doti di guida fuoristrada: come non ricordare la scena sulla spiaggia dove si diverte a fare lunghe derapate. I suoi successori (On Any Sunday II del 1981, On Any Sunday: Revisited del 2000, On Any Sunday: Motocross, Malcom & More del 2001, e On Any Sunday, The Next Chapter del 2014) non sono riusciti a pareggiare la bellezza della pellicola originale.

On Any Sunday

2. Faster

Al secondo posto troviamo invece un film-documentario molto più recente, vale a dire Faster di Mark Neale. Uscito nel 2003 si concentra principalmente sulla MotoGP, in particolare sulle stagioni 2001 e 2002, e con il racconto di Ewan McGregor descrive la rivalità tra Max Biaggi e Valentino Rossi tra interviste televisive e screzi sia dentro che fuori la pista. Ma non solo. Infatti, a finire sotto i riflettori è anche lo statunitense John Hopkins al debutto a soli 18 anni nella classe regina. E per dare un quadro completo della MotoGP, ecco presentate numerose inteviste alle leggende che hanno contribuire a creare il mito di questo sport: da Mick Doohan a Kenny Roberts, fino ad arrivare a Kevin Schwantz, Wayne Raine e Barry Sheene.

Faster

3. TT3D: Closer To The Edge

Chiude il podio la pellicola britannica del 2011 TT: Closer to the Edge di Richard de Aragues. Uno splendido racconto, narrato da Jared Leto, della gara su strada più famosa nel mondo, il Tourist Trophy.  Basato sull’edizione 2010 della celeberrima corsa sull’Isola di Man, aiuta a capire cosa spinge i piloti a prendere parte a questa gara molto pericolosa. I due protagonisti sono Guy Martin e Ian Hutchinson, ma particolare attenzione viene mostrata alle centinaia di vittime che ha fatto la corsa nella sua storia ultracentenaria.

TT Closer To The Edge

4. Dust to Glory

La quarta piazza è occupata dal documentario del 2005, Dust to Glory. Il film diretto da Dana Brown (figlio di Bruce e regista dei sequel di On Any Sunday) si concentra sulla Baja 1000, la famosa gara di off-road che si svolge ogni anno in Messico. In questa pellicola ad essere esaltata è la bellezza del guidare fuoristrada, ma anche il difficile percorso dei piloti messi difronte ostacoli fisici e mentali.

Dust to Glory

5. The Age Of 27 (The Casey Stoner Story)

In quinta posizione c’è invece un film biografico sul due volte iridato nella MotoGP Casey Stoner, cioè il documentario del 2013 The Age of 27 (The Casey Stoner Story). Si tratta di un’indagine nella vita del pilota australiano con l’obiettivo di capire uno dei personaggi più enigmatici e incompresi della storia del motociclismo. Dalla fattoria in Australia al ritiro all’apice della carriera all’età di 27 anni, passando per i titoli di campione del mondo con la Ducati e la Honda, ma sempre con un’avversione verso i media e lo sfarzo della MotoGP. Un racconto che svela molti lati nascosti del talento di Southport.

The Age Of 27
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