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Quiz per le patenti A e B sempre più difficili

Nel calderone da cui vengono tratti i 40 quiz della prova scritta sono state aggiunte 750 domande riguardanti sanzioni, regole amministrative, elementi del veicolo e comportamento nei confronti delle moto.
A cura di Redazione Motori
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Negli ultimi anni sono state diverse le riforme che hanno riguardato il codice della strada e che hanno imposto ai patentandi nuove nozioni da apprendere, nuove regole nello svolgimento delle prove scritte e nuovi limiti di circolazione (di velocità e di potenza). Ebbene, se vi sembrava finita l'epoca delle riforme, vi stavate sbagliando. La prova pratica resta sempre la stessa, quella scritta, sia per le patenti A che B, cambierà a partire dal 1 ottobre non nella forma, ma nei contenuti. E' sempre quattro il limite massimo degli errori ammissibili, così come sono 40 le domande tratte da 25 argomenti diversi. La "seccatura" riguarda il numero dei quiz totali, che sono stati incrementati con 750 nuove domande. Nel complesso, dunque, sono arrivate ad essere 7200 le domande a cui i giovani dovranno essere preparati. I quiz aggiunti riguardano

la regolamentazione amministrativa e sanzionatoria dei conducenti e delle patenti, comportamenti ai passaggi a livello, uso delle luci e dispositivi di illuminazione, elementi strutturali del veicolo che incidono sulla sicurezza della circolazione (pneumatici, freni, organi di trasmissione), guida dei veicoli a due ruote e comportamento nei confronti dei conducenti di tali veicoli.

Ebbene sì, si tratta, almeno in parte, degli argomenti meno amati (burocrazia e motori) dai patentandi, ma l'obiettivo della Motorizzazione è più che chiaro: fare in modo che i test vengano superati per comprensione dei temi trattati, piuttosto che per sforzo mnemonico. Teresio Viotti, presidente della rete di autoscuole La Nuova Guida, osserva che dopotutto "in Italia con questa integrazione siamo arrivati a un data base di circa di 7.200 quiz, in Spagna ne hanno 15.500 proprio per rendere più difficile imparare a memoria e basta".

Una buona notizia c'è. Oltre all'aggiunta c'è stata anche un'estesa revisione di quei quiz che, ritenuti ambigui, inducevano il candidato all'errore al di là del merito stesso dell'argomento. Una buona notizia che, a ben vedere, potrebbe compensare il patentando della delusione derivata dall'incremento dei quiz.

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