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Rally Monte Carlo, Paddon chiede rispetto: “Speculare e puntare il dito non serve a nulla”

Condoglianze ai familiari dello spettatore travolto dalla Hyundai i20 del pilota neozelandese: “Sono cose che non vorremmo mai vedere e i nostri pensieri vanno alla famiglia e agli amici della persona coinvolta. Chiedo rispetto da parte degli spettatori e dei media. Personalmente non rilascerò ulteriori interviste in questa fase. Abbiamo deciso di non proseguire il weekend ma torneremo al Rally di Svezia dove gli renderemo omaggio”.
A cura di Valeria Aiello
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Dopo 24 ore di silenzio, Hayden Paddon ha diffuso un comunicato in cui ha voluto parlare dell’incidente mortale avvenuto durante la SS1 del Rally di Montecarlo, la speciale di apertura della stagione WRC durante la quale ha perso la vita uno spettatore, travolto dalla Hyundai i20 del pilota neozelandese.

Hayden Paddon / GettyImages
Hayden Paddon / GettyImages

L’uomo, un 50enne spagnolo, era appostato all’esterno di una curva sinistrorsa, in posizione pericolosa, impegnato a scattare alcune foto, quando Paddon ha perso il controllo della vettura su una lastra di ghiaccio, travolgendo lo spettatore, per poi finire contro una parete rocciosa.

Nella dichiarazione di Paddon, le condoglianze per i familiari della vittima e l’esplicita richiesta di evitare ogni forma di speculazione su quanto accaduto.

Dopo aver riflettuto, ho voluto rilasciare una breve dichiarazione circa gli eventi di ieri – scrive Paddon – In primo luogo i nostri pensieri vanno alla famiglia e agli amici dello spettatore coinvolto. indipendentemente dalle circostanze, queste sono cose che mai vorremmo vedere.

In secondo luogo John ed io vogliamo ringraziare tutti per i tanti messaggi di supporto arrivati in queste ore. Ovviamente i miei pensieri vanno alla famiglia ed è la mia unica preoccupazione in questo momento. Non essendo in grado di tornare a casa, in Nuova Zelanda, tutto questo rende la nostra situazione più difficile, ma per noi l'importante ora è rimanere forti.

Voglio cogliere questa occasione per chiedere alla gente di non speculare. Indipendentemente da come e perché sia accaduto l’incidente, puntare il dito contro qualcuno non cambierà nulla. La cosa più importante è imparare da quanto accaduto e mi sono impegnato a lavorare con la FIA e gli organizzatori del Rally per fare in modo che questo non accada nuovamente in futuro.

Chiedo inoltre agli spettatori dei rally di essere cauti nel considerare dove ci si posiziona e di rispettare le direttive dei commissari di percorso. Tutti noi vogliamo godere di un bello spettacolo e dopo tornare a casa dalle nostre famiglie. Chiedo inoltre a tutti i fan presenti agli eventi, qualora si notasse gente in una posizione pericolosa, di chiedere di spostarsi in luoghi sicuri nell’interesse di tutti. Come comunità rally possiamo lavorare assieme per evitare che tutto ciò accada nuovamente.

Infine, chiedo il rispetto da parte dei media in questo periodo, soprattutto per la famiglia e gli amici dello spettatore. Personalmente non rilascerò ulteriori dichiarazioni o interviste in questa fase. Abbiamo preso la decisione di non continuare a correre questo weekend per rispetto della persona deceduta ma torneremo al rally di Svezia dove gli renderemo omaggio. Grazie ancora a tutti per il sostegno e il supporto al team, significa davvero tanto per noi, ci vediamo al Rally di Svezia"

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