17 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Rc auto, record di scatole nere installate in Italia ma è scontro sulla privacy

Sono 4,5 milioni i veicoli su quali sono installate le black box, un dato che potrebbe raddoppiare entro il 2020. A rischio, secondo l’ANEIS, però, ci sarebbe la privacy degli automobilisti in quanto i dati registrati potrebbero essere divulgati senza il consenso del proprietario del mezzo.
A cura di Matteo Vana
17 CONDIVISIONI
Scatola nera Rc Auto
Scatola nera Rc Auto

Le scatole nere prendono sempre più piede, in Italia sono oltre 4,5 milioni i veicoli dotati dello speciale dispositivo  che registra la dinamica degli incidenti, riducendo le possibilità di truffare le compagnie assicurative. Numeri importanti soprattutto se confrontati con quelli degli altri stati europei in cui la media delle black box installate raggiunge quota 20 mila. Un dato, quello italiano, che, stando alle stime della società di consulenza Mbs Consulting, potrebbe addirittura raddoppiare entro il 2020.

La scatola è un dispositivo elettronico dotato di localizzatore GPS in grado di registrare la posizione e la velocità del veicolo sul quale è installato, permettendo in caso di incidente di ricostruire l’esatta dinamica dell’evento. L’apparecchio è utile anche per richiedere assistenza in caso di emergenza, dando la possibilità al guidatore di essere localizzato dai soccorsi. Installandolo sul proprio veicolo è possibile risparmiare fino al 30%: un beneficio per i consumatori, che vedono così abbassarsi la cifra richiesta per assicurare il proprio veicolo, ed anche per le compagnie che, così facendo, vedono ridursi al minimo il rischio di essere truffate. Inoltre il costo di gestione è diminuito negli ultimi anni e anche l'installazione, grazie ai nuovi apparecchi, è diventata più semplice.

Polemiche sulla tutela della privacy

Un vantaggio per tutti verrebbe da pensare, ma c'è chi non la vede allo stesso modo. Secondo l'ANEIS, l'Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale, infatti, l' installazione della scatola nera rappresenterebbe un pericolo per la tutela della privacy degli assicurati stessi, in quanto i dati registrati possono essere divulgati senza il consenso del proprietario del mezzo. L’assicurato, inoltre, è tenuto a rimborsarne il costo della scatola all'impresa assicurativa in caso di danneggiamento del dispositivo. Inoltre, sempre secondo l'ANEIS, "la gestione e la vendita di tutti questi dati è destinata a diventare una nuova area di business per le imprese di assicurazione, senza alcun vantaggio per gli assicurati". A rispondere alla polemica ci ha pensato la Fondazione Ania (Associazione delle assicurazioni) che ha dichiarato: "Con la scatola nera si consente ai cittadini che si comportano correttamente di risparmiare". La riservatezza, inoltre, è garantita dal fatto che i dati vengono trasmessi aggregati e l'assicurato firma il modulo per la tutela approvato dal Garante della privacy. L'evoluzione delle black box, infatti, consente di avere informazioni criptate e le compagnie possono essere a conoscenza solo dei dati e delle informazioni che l'automobilista autorizza a far conoscere.

17 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views