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Revisione auto, ecco cosa cambia per gli automobilisti

Entro il prossimo 20 maggio il decreto ministeriale che cambia le regole della revisione auto.
A cura di Valeria Aiello
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Dovrà essere recepita entro il 20 maggio la direttiva europea 2014/15 relativa ai “Controlli tecnici periodici dei veicoli a motore e dei loro rimorchi”. Il decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è alla firma del Ministro Graziano del Rio, e non più tardi di sabato sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Vediamo quindi quali saranno le principali novità e cosa cambierà per gli automobilisti.

Stessa frequenza (4 anni + 2)

Non cambiano la scadenza e la frequenza dei controlli. Il primo dopo quattro anni dalla data di immatricolazione del veicolo (entro il termine del mese della data di rilascio della carta di circolazione) e i successivamente ogni due anni.

Prima revisione entro i 160mila km

Nel nuovo decreto quasi certamente saranno recepiti alcuni punti dell’articolo 5 comma 4, relativi alla frequenza del controllo obbligatorio che potrebbe essere richiesto, indipendente dall’ultimo controllo, in caso di incidente, cambio di intestatario, o quando il veicolo a raggiunto un chilometraggio di 160.000 km prima dei quattro anni dall’immatricolazione.

Tariffa invariata

Non cambiano, per il momento le tariffe, che come ricorda Quattrouote, sono di 45 euro se l’operziaone viene effettuata direttamente presso le sedi provinciali della Motorizzazione Civile, oppure di 66,88 euro se la revisione viene effettuata in officine specializzate io n centri privati. Nulla di nuovo per quanto riguarda i tempi dell’operazione, di poco meno di mezz’ora salvo imprevisti.

Certificato con il chilometraggio

Via libera, inoltre, al certificato di revisione che dovrà comprendere i dati identificativi del veicolo (targa o numero di telaio) lo Stato dii immatricolazione, luogo e data ed esito della revisione, tra cui la verifica sull’efficienza dell’impianto frenante e la lettura del contachilometri al momento del controllo che verrà inserito nel Portale dell’Automobilista e consultabile dall’automobilista. È probabile, però che il certificato di revisione diventi operatico in una seconda fase, probabilmente dal 2018, e salvo diverse disposizioni, affiancherà l’adesivo riportante l’esito e la data del controllo da applicare, come solito, alla carta di circolazione.

Responsabile tecnico

Altra novità sarà quella dell’istituzione di un responsabile tecnico della della revisione, un sorta di “ispettore” che vigilerà sulle fasi del controllo e che, non sarà necessariamente,  sarà un soggetto terzo ma potrà essere anche un dipendete del centro revisione (non il titolare)

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