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Revisione falsificata, si rischiano fino a 7 mesi di prigione

Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 17342/17: all’automobilista incriminato è stato riconosciuto anche il concorso morale. All’imputato è stata contestata la falsificazione materiale del tagliando, non solo la sua esibizione.
A cura di Matteo Vana
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La revisione dell'auto è una prova che serve a verificare lo stato e l'efficienza della maggior parte dei dispositivi del veicolo e va fatta dopo 4 anni in caso di vettura nuova mentre il lasso di tempo si riduce a due anni se usata. E' un controllo obbligatorio ed eluderlo può costare molto caro: ne sa qualcosa un uomo che falsificando l'esito della stessa è stato condannato a 7 mesi di prigione. A stabilirlo è stata la Cassazione con la sentenza 17342/17.

Un reato da Codice Penale

L'automobilista in questione aveva provato a difendersi sostenendo che ci sarebbe stato solo un illecito amministrativo previsto dall’articolo 80 del Codice della Strada, cioè l’esibizione dell’attestazione di revisione falsa: sul libretto, infatti, era presente il bollino che certificava il superamento della revisione ma era falso. Ad aggravare la sua posizione c'è il concorso morale nel reato visto che il proprietario sapeva tutto e ha visto tutto, senza opporsi a quanto faceva il centro revisioni. Proprio alla luce di questo è stata confermata la condanna, come già stabilito dalla Corte d'appello di Bologna, ai sensi degli articoli 477 – 480 del Codice Penale che gli costerà 7 mesi di carcere oltre al pagamento di 2.000 euro in favore della cassa delle ammende.

All’imputato è stata contestata la falsificazione materiale del tagliando, non solo la sua esibizione. Il certificato che attesta l’esito positivo della procedura di revisione inoltre ha a tutti gli effetti natura certificativa e funzione propri, nonostante sia apposto sulla carta di circolazione. Il Codice della Strada, inoltre, con l'articolo 80, prevede una multa di 169 euro, annotata sul libretto dell'auto e che consente di circolare con la propria vettura solo per recarsi nella più vicina officina per mettersi in regola. Ben più salata, invece, la multa se si circola con una veicolo già sospeso: in quel caso la sanzione arriva fino a 1.959 euro ai quali si aggiunge anche il fermo amministrativo per 90 giorni. Una ulteriore multa, poi, fa scattare la confisca del veicolo.

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