Revisione patente, può scattare anche senza violazioni del Codice della Strada

Per far scattare la revisione della patente di guida non è necessaria una violazione del Codice della Strada. È quanto confermato da una recente sentenza del Tribunale regionale della Toscana che si è pronunciato sulla legittimità del provvedimento di revisione della patente disposto dalla Motorizzazione civile di Pisa nei confronti d un automobilista in seguito a un incidente stradale nel quale aveva investito un pedone, senza con particolari conseguenze fisiche per quest'ultimo. Nel caso di specie, a detta dell’uomo che in 46 anni di guida non era mai stato coinvolto in alcun sinistro e non ha mai subito alcuna decurtazione dei punti della patente, il pedone sarebbe sceso improvvisamente dal marciapiede per attraversare la strada in un tratto senza attraversamento pedonale. Il ricorrente si era fermato tempestivamente, soccorrendo l’investito e i Carabinieri, chiamati dallo stesso, non gli avevano contestato alcuna violazione del Codice della strada.

Tuttavia, il collegio toscano, confermando i più recenti orientamenti del Tar di Venezia III e del Tar del Piemonte II, conferma che “I provvedimenti di revisione della patente di guida non presuppongono l’accertamento di una violazione delle norme sul traffico o di quelle penali o civili, ma sono adottati in dipendenza di qualunque episodio che giustifichi un ragionevole dubbio sulla persistenza dell'idoneità psicofisica o tecnica alla conduzione dei veicoli a motore”. Per questo motivo – si legge sempre nella sentenza “è quindi irrilevante la circostanza che i Carabinieri, intervenuti sul posto del sinistro, non abbiano elevato alcuna sanzione a carico del ricorrente mentre l’investimento di un pedone può logicamente fondare tale dubbio”. Condannato al pagamento delle spese processuali, l’automobilista dovrà quindi sottoporsi a revisione della patente e sostenere un nuovo esame di teoria e di pratica, come normalmente avviene per chi perde tutti i punti della patente.