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Rossi: “Il nuovo telaio è migliore, ma stressiamo ancora troppo le gomme”

Il pilota italiano ha testato il nuovo telaio portato dalla casa giapponese: “Mi sono trovato meglio e se dovessi correre adesso, sceglierei quello; la moto è più facile da guidare e si adatta meglio al mio stile” sono state le sue parole.
A cura di Matteo Vana
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Valentino Rossi - Getty Images
Valentino Rossi – Getty Images

La prima giornata di test sulla pista di Barcellona ha visto Valentino Rossi ancora indietro: il pilota italiano non è riuscito a fare meglio del 10° tempo assoluto nonostante l'introduzione del nuovo telaio portato sulla pista del Montmelo. Guardando il tempo finale non sembra che la casa di Iwata sia riuscita a risolvere i problemi mostrati in gara – dove il Dottore ha chiuso in ottava posizione -, ma il pesarese è riuscito a far registrare un tempo migliore di circa 4 decimi rispetto al suo miglior giro di domenica.

Un piccolo passo in avanti per il nove volte campione del mondo anche se la strada da fare sembra ancora lunga. Rossi, nonostante non sia ancora nelle prime posizioni, sembra comunque soddisfatto delle modifiche effettuate dalla casa giapponese: l'ingresso in curva, il vero grande problema della M1 sul circuito spagnolo, pare essere migliorato, così come confermato dal Dottore.

Oggi ho comparato la moto della gara con questo telaio diverso, che è quello che avevo chiesto dopo i test di Jerez. Mi sono trovato meglio e se dovessi correre adesso, sceglierei quello – ha dichiarato appena finito il test -. Yamaha sta lavorando molto diligentemente, la moto è più facile da guidare e si adatta meglio al mio stile di guida ma dobbiamo cercare di migliorare ancora il problema del degrado della gomma posteriore, perché secondo me la stressiamo ancora parecchio.

Strade diverse per i piloti Yamaha?

Un piccolo passo in avanti per la casa nipponica che però potrebbe prendere due strade diverse. Vinales, infatti, che ha provato un altro telaio, è 2° dietro al leader Marc Marquez, ma il pesarese non sembra essere troppo preoccupato: "Lui ha avuto meno problemi di me a guidare la moto 2017, ha più punti di me ma probabilmente perché lui non ha la memoria storica della Yamaha, arrivando dalla Suzuki. Però non è un problema, perché ognuno può decidere quello che preferisce e possiamo anche avere delle moto diverse". Un mondiale, quello 2017, che sembra dipendere molto dalle scelte effettuate in fatto di gomme; ne è convinto anche il nove volte campione del mondo: "La squadra che riesce ad allestire una moto che fa un lavoro migliore con i pneumatici dominerà il campionato" ha concluso. La rinascita di Rossi e della Yamaha passa anche attraverso i test, il treno per il mondiale, secondo il pilota italiano, non è ancora perso.

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