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Rossi ringrazia Iannone: “Con me non molto intelligente”, Lorenzo in tilt: “Colpa mia”

In Argentina Andrea stende Dovizioso e regala il secondo posto al Dottore: “Se non si fossero toccati, non sarei salito sul podio”. Il maiorchino cade sul bagnato: “Non ho avuto pazienza, gli altri più veloci e più calmi”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi infiamma l'Argentina / Getty Images
Valentino Rossi infiamma l'Argentina / Getty Images

Quando sembrava che si stesse delineando un quarto posto come quello del Qatar, il colpo di scena, proprio davanti ai suoi occhi. All’ultimo giro del Gp di Argentina Andrea Iannone attacca Andrea Dovizioso in una manovra fuori misura che si traduce in una clamorosa autoeliminazione dei due piloti Ducati, poi convocati in Direzione gara. Un’entrata “garibaldina”, per dirla alla Guido Meda, destinata a creare una spaccatura tra due compagni di squadra che non si sono mai amati, ma comunque rispettati. Un sorpasso impossibile, un “attacco che non si dovrebbe mai vedere” tuonava il direttore sportivo Ducati, Paolo Ciabatti, prima di abbassare la serranda del box. Un errore per cui Valentino Rossi, sverniciato alla penultima tornata dai due italiani, con Iannone che lo attaccava mentre Dovizioso infilava entrambi con un sorpasso solo, si è ritrovato secondo all’ultima chicane che precede il traguardo. Una sciagura quella Ducati che lo ha proiettato sul podio, il primo di questa stagione, questa volta senza maglia di Maradona, ma che ha comunque infiammato gli appassionati, non solo argentini.

Iannone ha provato a sorpassarmi alla curva 5, dove sono stato velocissimo per tutto il weekend e staccavo molto forte – ha raccontato Rossi ai microfoni di SkySport – Quindi secondo me non è stata una cosa molto intelligente perché in quel punto lì non poteva passarmi”.

Però mi si è buttato dentro uguale, siamo andati tutte e due larghi e ci ha passato Dovizioso, che altrimenti probabilmente sarebbe arrivato dietro”.

Poi io ci ho riprovato con Iannone ma ero veramente al limite, e poi Iannone ha provato con Dovizioso ma oggi era veramente facile fare un errore, perché la pioggia ha riportato le condizioni a quelle di venerdì e quindi il davanti era sempre difficile”.

Poi ho visto che sono scivolati, e quindi questo secondo posto è davvero importante perché è il primo podio della stagione. Sono molto contento per il mio team e per la Yamaha, ed è anche molto importante per il campionato”.

In una gara ridotta a 20 giri per i problemi di degrado delle gomme Michelin e spezzata in due parti dal flag to flag, Valentino sembrava poter lottare per la vittoria contro Marquez, in un duello che ha subito fatto a meno di Jorge Lorenzo, caduto al sesto giro. Incollati al rientro in pit lane per il cambio moto ai box, tornati in pista, a Marquez sono bastate un paio di tornate per fare il vuoto, mentre Valentino non è sembrato non più a suo agio, costretto a difendersi prima dagli assalti di Vinales, e delle Ducati.

All’inizio della seconda manche, all’inizio che la moto faceva un po’ fatica, ho cercato di scaldare bene le gomme dal momento che nella prima parte di gara, la moto è migliorata molto e giravo in 1’40 abbastanza facile – spiega il campione di Tavullia – Invece nella seconda gara non ce l’ho fatta e lì ho cominciato a preoccuparmi e mi sono detto ‘mi sa che non ce la faccio a fare il podio neanche oggi’ e invece…

Cosa è cambiato tra la prima e la seconda moto? Di solito le due M1 sono veramente uguali, non riesci a trovare differenze. Secondo me c’è stato qualche problema in più con le gomme, forse le ho scaldate diversamente o magari… Non so, con le seconde, uscito dal box, non mi sono mai trovato. Non ce l’ho fatta mai a prendere quel ritmo, ero in grande difficoltà. ma poi è andata bene”.

Lorenzo in tilt sul bagnato

Quando Marquez e Rossi infiammavano le tribune del Termas de Rio Hondo, Jorge Lorenzo era già rientrato ai box a meditare sul suo errore. Partito male dalla prima fila, al termine del primo giro, il maiorchino era già dietro non solo a Marquez e Rossi, ma anche alle Ducati e alla Suzuki di Vinales, costretto a inseguire a un ritmo più lento di oltre un secondo rispetto alla testa della corsa. Poi, al sesto giro, una scivolata alla prima curva, a mettere fine a una giornata sembrata “no” già dal warm up per le difficili condizioni di bagnato che lo hanno mandato letteralmente in tilt.

Le condizioni erano le stesse per tutti. Ci sono stati piloti che hanno chiuso la gara senza cadere, questo significa che si poteva finire, evidentemente. Non ho avuto il feeling per andare forte come gli altri all’inizio – dice Lorenzo – Oggi è stata tutta colpa mia, la poca velocità all’inizio e la mancanza di pazienza in gara”.

Già nel warm up lap ho visto che non tenevo la confidenza sufficiente. Non sapevo dove potevo andare forte e dove dovevo non rischiare. In queste condizioni, con chiazze d’acqua che si asciugano lentamente, non ero veloce e, come detto, non ho avuto pazienza

Problemi sul bagnato? Ho vinto gare strane così e ma ho fatto altre gare dodicesimo. Quando è così bisogna accettare che ci sono stati piloti più veloci e più calmi. Ma un momento non molto buono non deve far dimenticare i grandi momenti avuti in carriera

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