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SBK al via sul circuito di Phillip Island

Si accendono i motori delle Superbike per l’avvio della stagione 2014. Tante le novità in pista. Nelle libere si impone Lowes su Suzuki.
A cura di Fabrizio Carrubba
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La stagione 2014 della Superbike prende il via dal Phillip Island Circuit, bellissimo tracciato australiano che per il sesto anno consecutivo ospita il round di apertura del Mondiale riservato alle derivate di serie. Tante le novità in serbo per la nuova stagione, che vanno dal cambio di moto di alcuni top-riders, come Melandri in sella alla Aprilia RSV4 o Laverty che abbandona la casa di Noale per raccogliere la sfida Suzuki, fino ad arrivare all’innovazione tecnica, con le EVO schierate in griglia a rappresentare il futuro prossimo della SBK.

Un campionato ricco – La ventata di novità portata dall’arrivo delle SBK EVO e l’abbattimento dei costi voluto da Dorna, che orami gestisce il campionato, ha avuto come risvolto positivo l’interesse di molte case costruttrici che hanno deciso di investire nel campionato Superbike: Aprilia, Bimota, BMW, Buell, Ducati, Honda, Kawasaki, MV Agusta e Suzuki, per un totale di ventisette piloti, saranno schierate sulla griglia di partenza pronte a darsi battaglia. Dopo un paio di stagioni critiche per la SBK sembra essere arrivata la stagione della svolta e se il futuro sarà rappresentato dalle EVO gli appassionati possono tirare un sospiro di sollievo: dopo i test invernali effettuati i risultati e le prestazioni sono di sicuro interesse a garanzia dello spettacolo in pista.

Sorpresa Suzuki, incognita Ducati – I test privati invernali e soprattutto gli ultimi test ufficiali, tenutesi proprio ad inizio settimana a Phillip Island, hanno messo in luce l’ottimo lavoro svolto dal team Voltcom Crescent Suzuki, che ha sviluppato ottimamente le GSX-R1000 per affidarle alle mani di Eugene Laverty ed Alexander Lowes. Proprio il vice campione del mondo ha stupito tutti nei test, dimostrando subito il grande potenziale della moto giapponese e facendo intendere che anche per la stagione 2014 sarà ancora tra i protagonisti. Ducati invece cerca il riscatto dopo la stagione disastrosa dello scorso anno. Il rientro del team ufficiale, le innovazioni del nuovo Direttore Generale Ducati Corse Gigi Dall’Igna e l’esuberanza di Davide Giugliano e Chaz Davies sono gli ingredienti per portare la Panigale a lottare per le prime posizioni.

I protagonisti e gli assenti – Marco Melandri, Sylvain Guintoli e il campione del mondo in carica Tom Sykes sono pronti a darsi battaglia sul velocissimo tracciato australiano, lungo 4445 m, con sette curve a sinistra e cinque a destra. Nel tratto più veloce le SBK possono toccare i 320 Km/h e gli errori si pagano caro. Lo sanno bene le vittime delle numerose cadute registrate durante gli ultimi test. A pagare il prezzo più alto sono stati Michel Fabrizio, Luca Scassa e Sylvain Barrier che a causa degli infortuni patiti dovranno saltare il primo appuntamento del mondiale. Assente invece, per problemi burocratici, il neonato Team Alstare Bimota. La casa italiana, motorizzata BMW, non ha infatti raggiunto il numero minimo richiesto da Dorna e Fim per l’omologazione delle moto e pertanto Ayrton Badovini e Christian Iddon  puntano ad entrare in scena ad Aragon per il secondo round del campionato.

Libere del venerdì – Il maltempo sotto forma di pioggia e vento forte condiziona la prima sessione di prove libere con solo nove piloti in pista. Le condizioni migliorano nel secondo turno, con Lowes che fa registrare il miglior tempo in  1:31.100, tallonato da Marco Melandri (1:31.137). Bene anche Davide Giugliano, terzo, e subito in linea con i tempi degli avversari (1:31.205). Seguono nell’ordine Sykes (1:31.395), Rea (1:31.436) e Laverty (1:31.448).

Superpole in programma domani alle ore 04:45 (orario italiano).

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