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SBK Aragon: Gara 1 per un grande Tom Sykes

Un grande Tom Sykes domina Gara 1 ad Aragon, davanti al compagno di squadra Baz. Sprofondano le Aprilia: Melandri solo undicesimo.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Tom Sykes torna alla vittoria in Superbike e, da Campione del Mondo in carica, si impone in Gara 1 senza troppi riguardi sugli avversari. Il veloce pilota Kawasaki sfrutta la pole conquistata nella giornata di ieri e prende il largo andando a vincere senza la minima difficoltà. Alla sue spalle si accendono i duelli con Baz e Giugliano e con Jonathan Rea che proprio nel finale tenta l'attacco per l'ultimo gradino del podio, strappando la posizione al pilota Ducati che tenta di resistere e finisce a terra. In difficoltà le Aprilia con Guintoli ottavo e Melandri solo undicesimo.

Gara 1 – Si spengono i semafori e al via scatta come un fulmine Sykes portandosi dietro il compagno di squadra Loris Baz. Ottima la partenza di Giugliano che si porta in terza posizione  e si allontana dal gruppo insieme ai piloti Kawasaki. Guintoli perde posizioni in partenza e ne approfitta Jonathan Rea che si lancia all'inseguimento del trio di testa. Il gruppo si sgrana e le posizioni si stabilizzano, in attesa di sfruttare la strategia vincente che prevede di conservare le gomme, elemento fondamentale in questa gara con orario anticipato. Problemi elettrici purtroppo per la MV Agusta di Claudio Corti, costretto subito al ritiro.

Sykes in fuga – Al quinto giro Davide Giugliano rompe gli indugi e si inventa uno spettacolare sorpasso all'interno di Baz, costringendo il francese ad alzare la moto e lasciando sfilare la Panigale in seconda posizione. La lotta si riaccende al termine del lungo rettilineo da oltre 1 Km dove la Ducati paga in velocità massima rispetto al quattro cilindri giapponese. Nel gruppo degli inseguitori iniziano i problemi per Marco Melandri, che perde la posizione su Guintoli ed inizia a subire la pressione di Chaz Davies sulle seconda Panigale. Al comando prende il largo Tom Sykes, favorito anche dalla lotta tra Baz e Giugliano. A nove giri dal termine il distacco dal secondo è di oltre 3 secondi. La lotta si fa interessante per le restanti posizioni del podio, con Rea che risale forte e si riaggancia a Giugliano e Baz.

Melandri in crisi – Mancano sei giri al termine quando Marco Melandri subisce l'attacco di Chaz Davies e perde la posizione alle spalle del compagno di squadra Guintoli. Per i due piloti Aprilia scelta di gomme differenti, con il francese che preferisce una mescola più dura, penalizzando un po' la sua prestazione nelle battute iniziali a favore invece del finale di gara. Il ravennate invece non riesce a sfruttare le prime fasi e nel finale le gomme entrano in crisi. Il pilota Aprilia subisce il sorpasso anche di Laverty e di Elias, in gran recupero nel finale. I tempi di Melandri si alzano spaventosamente, ad oltre 4 secondi sul giro rispetto a Sykes, dominatore della gara. Davies gestisce al meglio il finale di gara ed attacca e sorpassa anche Guintoli.

Pasticcio Giugliano – Ultimo giro di fuoco con Jonathan Rea che recupera ed attacca Giugliano. Il pilota Ducati prova a resistere dopo aver perso la posizione ed entra in contatto con la Honda di Rea, finendo a terra. Rea conquista il terzo gradino del podio, mentre il Giugliano risale in sella e chiude in ottava posizione, sprecando di fatto una bella gara. Melandri retrocede in undicesima posizione in una gara da dimenticare del tutto. Ottima la prestazione invece della Bimota BB3 EVO di Ayrton Badovini che chiude in tredicesima posizione, salvo poi finire in fondo alla classifica per via del regolamento imposto alla Bimota, che non può prendere punti.

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