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SBK Thailandia: vittoria per Jonathan Rea. Marco Melandri perde il podio all’ultima curva

Gara 1 in Thailandia si chiude con l’ennesima vittoria di Jonathan Rea. Chaz Davies e Tom Sykes sul podio. Marco Melandri perde il podio dopo aver conquistato la prima fila in Superpole.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Nulla di nuovo sotto il sole della Thailandia. Sul Chang International Circuit di Buriram Joanthan Rea conquista la terza vittoria stagionale su tre manches disputate. Pare che il campionato sia nuovamente un assolo del Campione del Mondo in carica, che in Thailandia non ha sbagliato nulla, comandando in tutti i turni di prove, conquistando la Superpole e vincendo Gara 1, avvisando tutti che anche nella gara di domani sarà difficile mettere le ruote davanti alla sua Kawasaki. Ducati archivia la prima giornata di gara con il secondo posto di Davies, scattato dalla quinta posizione in griglia e con il quarto posto di Melandri. Tom Sykes sale sul podio dopo aver strappato proprio al ravennate la posizione all’ultima curva.

Segnali positivi da Marco Melandri

Nonostante il podio mancato di un soffio, Marco Melandri ha dimostrato di poter presto arrivare a lottare per la vittoria. Manca ancora qualcosa alla Ducati per tenere il passo della ZX-10R, ma se Davies ormai è una conferma, Melandri è già una piacevole realtà. Alla secondo round ha dimostrato di poter lottare ad armi pari con gli avversari sia in qualifica che in gara, facendo leva sulla sua esperienza. Ottima la prima fila conquistata su di una pista a lui totalmente sconosciuta, ed ottimo il passo di gara nei primi giri, dove ha potuto tenere il passo di Rea per qualche tornata. Peccato solo per il finale, con il sensibile calo che ha permesso a Sykes di beffarlo proprio all’ultima curva, quando il podio sembrava ormai una certezza. Ora non resta che aspettare la rivincita in Gara 2, domenica alle 10:00, ora italiana.

Gara 1: cavalcata solitaria per Jonathan Rea

Grande partenza di Rea allo spegnersi dei semafori e subito bagarre tra le due Panigale di Melandri e Davies impegnate contro Tom Sykes. Qualche scambio di posizione, ma alla fine Melandri si posiziona al secondo posto lanciandosi all’inseguimento di Rea. Chaz Davies sembra attardarsi alle spalle di Sykes, ma al termine del terzo giro si prende di forza la terza posizione. Melandri riesce a tenere il passo di Rea, mentre tutti gli altri piloti pagano fin da subito distacchi pesanti. Al settimo giro esce di scena Ayrton Badovini. A metà gara Rea prende un vantaggio di 4 secondi che pare irrecuperabile, mentre Melandri viene raggiunto da Davies che passa il ravennate al 13esimo giro. Il finale è una cavalcata solitaria per Rea, mentre l’attenzione si sposta sul calo di Melandri e sul recupero di Sykes, che riesce a passare all’ultima curva il ravennate ed a salire sul podio alle spalle di Davies.

In Superpole Jonathan Rea conquista la prima casella

Superpole thailandese nel segno del verde, come di consueto ormai. Jonathan Rea firma il best lap allo scadere del tempo abbattendo il muro del minuto e 33 secondi (1’32.957) precedendo il sempre veloce Tom Sykes (1’33.192). Ottima la prova di Marco Melandri (1’.33.457), che chiude la prima fila, dopo aver mantenuto la leadership per una tornata. Chaz Davies ottiena la seconda fila con il quinto tempo, pagando con una scivolata a metà del turno che ha rischiato di compromettere il risultato in qualifica, ma riuscendo a rientrare ai box in tempo per farsi sistemare la moto dai tecnici. Bene anche Savadori che scatta dalla terza fila. Ancora in ombra le Honda, con Hayden 14esimo e Bradl 16esimo.

Free Practice: Rea sempre davanti a tutti

Tre turni di Free Practice ed il solito nome in cima alla lista dei tempi. Jonathan Rea comanda i tre turni, ma deve guardarsi dall’assalto di Marco Melandri che nel primo turno lo segue staccato di solo un decimo. Nel secondo turno del venerdi è Tom Sykes a provare l’assalto a Rea, seguito dalle due Ducati ufficiali. Nelle Free Practice 3 del sabato mattina le Ducati invertono le posizioni alle spalle di Rea, con Davies e Melandri nell’ordine.

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