Scandalo emissioni, non solo Vw: “truccati” anche i diesel BMW, Ford, Mazda e Mercedes
Piove su bagnato, non solo per Volkswagen: dopo l’allargamento dell’inchiesta emissioni negli Usa, dove l’Agenzia governativa per la protezione dell’ambiente (Epa) ha ampliato l’indagine ad altri cinque marchi, dal Regno Unito arriva la conferma che altri quattro big dell’auto, Bmw, Ford, Mazda e Mercedes hanno trovato il modo per falsare i dati nei test di omologazione dei veicoli diesel. Anche i propulsori che equipaggiano i modelli delle quattro case emettono quantità di ossidi di azoto, Nox, uno dei principali inquinanti dell’aria dopo gli ossidi di carbonio, Cox, fino a sette volte superiori rispetto ai limiti di legge stabiliti dalla Commissione europea. Nella serata di ieri, i ricercatori britannici hanno confermato l’enorme discrepanza tra emissioni reali e dichiarate, suggerendo come Volkswagen non sia l’unico costruttore ad aver individuato un modo per “truccare” i veicoli durante i test di omologazione.
Emissioni truccate anche per altri quattro big. “Abbiamo riscontrato che le citycar diesel emettono quantità di inquinanti maggiori di quelle di un autobus a pieno carico da circa 40 tonnellate” ha piegato il prof. James Tate, docente e ricercatore presso l’Istituto per Studi sui Trasporti dell’Università di Leeds. “Si tratta di un grande business per le case automobilistiche che consente di immettere sul mercato potenti auto di lusso per cui si presuppongono bassi livelli di emissioni e di guadagnarne profitti maggiori” ha aggiunto il prof. Tate, a capo della ricerca finanziata dal Ministero britannico per l’Ambiente, dell’Alimentazione e degli Affari rurali, che ha tenuto sotto controllo le emissioni dei veicoli diesel sulle strade della Gran Bretagna negli ultimi cinque anni, registrando i gas inquinanti di più di 1 milione di veicoli. Ma non solo. Le recenti ricerche hanno anche interessato i nuovi diesel euro 6 – quelli che Vw ha escluso dagli 11 milioni di veicoli coinvolti, rilevando le emissioni di oltre 300 nuovi diesel in sei località tra l’Inghilterra e la Scozia durante l’estate.
Discrepanze anche nelle emissioni diesel euro 6. Nella serata di ieri, i ricercatori britannici hanno sottolineato l’enorme discrepanza tra emissioni reali e dichiarate, evidenziando come in media nessuno dei diesel testati rispetti neppure limiti definiti dagli standard europei Euro 6 (0,08 grammi di Nox per chilometro). In particolare, i motori Mazda con una media di 0,49 grammi per chilometro, emettono 6,1 volte in più i limiti di legge: per uno dei veicoli della casa nipponica, è stato riscontrato un valore di 1,1 grammi di emissioni per chilometro, 13,75 volte in più i limite Ue. Per i diesel BMW, invece, la media di emissioni di assesta sullo 0,45 grammi per chilometro, mentre per Mercedes la media registrata è di 0,42 grammi per chilometro. Seguono i diesel Volkswagen, con 0,41 grammi per chilometro e quelli Audi (0,36 grammi per chilometro). Il prof. Tate ha anche riscontrato che i nuovi diesel Ford emettono in media una quantità maggiore di Nox rispetto a tutti i diesel degli altri produttori, tuttavia nel caso della casa statunitense, i risultati potrebbero essere falsati a causa dell’esiguo campione di veicoli analizzati.
2.000 sterline per ogni diesel “truccato” in Gb. Dopo Usa, Corea del Sud, Francia e Italia, anche il Regno Unito è in procinto di intraprendere un’azione legale nei confronti di Vw che rischia di costare oltre 2,4 miliardi di sterline per i soli veicoli venduti in Gran Bretagna. Per i clienti d’'Oltremanica si parla di un risarcimento di circa 2.000 sterline per ogni veicolo diesel non a norma, e che si sommerebbe alle altre maxi multe già annunciate dagli Usa e alle diverse class action che Wolfsburg dovrà affrontare nei diversi Paesi.