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Schumacher, droni a caccia di foto sulla casa del campione tedesco

Sabine Kehm, manager del sette volte campione del mondo, ha dichiarato: “Sono i paparazzi francesi a non rispettare la privacy di Michael”.
A cura di Vito Lamorte
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L'assedio della villa di Schumacher è cosa nota dal giorno in cui è stato riportato a casa dalla centro di riabilitazione dell'ospedale universitario del Vaud a Losanna ma, secondo quanto riportato dal settimanale tedesco Der Spiegel,  gli appostamenti da parte dei paparazzi nei boschi vicino all'abitazione sono una nuova, vergognosa, pagina con cui la famiglia del campione tedesco è costretta a combattere. A confermare queste notizie è Roger Benoit, storico corrispondente di Formula 1 del giornale svizzero Blick, che ha raccontato alcuni aneddoti su fotografi che per avere delle immagini recenti del campione del mondo stanno utilizzando dei droni per volare sopra l’abitazione. Per questo motivo, la famiglia ha deciso di colorare le finestre della casa, in modo da rendere impossibile vedere dall’esterno cosa c’è dietro al vetro. Un comportamento a dir poco vergognoso che va a ledere la privacy di una persona che sta lottando tra la vita e la morte da quasi due anni ormai. Anche Sabine Kehm, storica manager dell’ex pilota della Ferrari, dopo aver difeso la linea adottata dalla famiglia del pilota sulle notizie da rendere pubbliche, si è scagliata apertamente contro i paparazzi francesi: "Sono principalmente i paparazzi francesi a non rispettare la privacy di Michael".

Bernie Ecclestone, da parte sua, ha dichiarato di non aver visto Michael Schumacher dopo l'incidente di Meribel del dicembre 2013: "Mi ricordo quello che era prima. E io ci tengo a rivederlo così".

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