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Scintille in Pramac: Petrucci si scusa ma Redding è nero

Dopo contatto nelle prime fasi del GP di Aragon, l’inglese sbrocca: “Non era la prima volta, avevamo rischiato già in curva 7. A volte sembra che non abbia un f****to cervello” Danilo: “Mortificato, proverò a chiedergli scusa”.
A cura di Valeria Aiello
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Danilo Petrucci / Getty
Danilo Petrucci / Getty

In Pramac la tensione è alle stelle: il mundialito interno per la sola Desmosedici GP17 che dalla prossima stagione sarà a disposizione di uno dei due piloti del team clienti rischia di trasformarsi in una lotta senza esclusione di colpi tra Scott Redding e Danilo Petrucci che ad Aragon sono incappati in un contatto al primo giro che ha costretto il pilota inglese a uscire di traiettoria, perdendo l’anteriore sul cordolo. Redding è rientrato in pista dopo la caduta ma non ha potuto far altro che completare la distanza di gara senza poter lottare per la zona punti. Danilo invece ha proseguito, pur dovendo fare i conti con problemi tecnici e il “ride through” per guida irresponsabile inflitto dalla direzione gara. Sebbene il pilota di Terni si sia preso la colpa dell’accaduto, Redding si è davvero innervosito.

Quando ho provato a passare Scott, eravamo fianco a fianco e non pensavo che ci saremmo toccati così duramente, ma poi lui è andato largo e quando è finito oltre il cordolo ha perso l'anteriore ha spiegato Petrucci, secondo quanto riporta Autosport – Non credo che sia colpa mia se è caduto, ma è colpa mia se è andato largo. Certamente però se non fossi stato all'interno, non sarebbe caduto. Sono molto dispiaciuto per lui, è colpa mia

Ho provato a frenare forte, ma la mia moto non si è fermata. Dopo diversi giri ho iniziato ad andare sempre largo e mi hanno dato un ride through. Poi il software ha iniziato a chiedermi di ridurre la potenza giro dopo giro. Penso che ci fosse qualcosa di strano sulla centralina".

Scott Redding / Getty
Scott Redding / Getty

Redding: "Sembra non abbia un f*****o cervello"

La manovra di Petrucci non è andata giù a Redding che è stato molto schietto nel valutare la guida del compagno di squadra.

Sono davvero deluso. Essere compagni di squadra normalmente dovrebbe darti un margine del 10% in più – ha spiegato Redding – Ma non era la prima volta, avevamo già rischiato alla curva 7. Sapevo che stava arrivando forte alla curva 12 e quando ero piegato, boom! Sono caduto sul cordolo.

Sono incazzato perché nei fatti il mio compagno mi ha buttato fuori – ha aggiunto – La carena si era rotta e il manubrio si era piegato. E non è quello che mi aspettavo. Gli è stata data una penalità ed la seconda volta in cinque gare. Sono davvero arrabbiato con lui e la prima cosa è che non è venuto subito a scusarsi con me. Lo rispetto come pilota. E' un bravo ragazzo, ma a volte sembra che non abbia un f****to cervello

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