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Sicurezza stradale, a Roma addio buche con il PMS

La capitale italiana sperimenterà il Pavement Management System che, attraverso la mappatura 3D delle strade e un software specifico, permetterà di elaborare un piano di interventi per prevenire il deterioramento del manto stradale e farà risparmiare fino a tre volte sui costi di manutenzione attuali.
A cura di Vito Lamorte
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Arriverà la svolta per le strade di Roma? I cittadini della Capitale potrano presto viaggiare su strade normali o continueranno a portare le loro vetture su manti stradale deteriorati? Secondo quanto riporta l'assessore Paolo Masini il deterioramento stradale potrebbe presto diventare un lontano ricordo grazie al "Pavement Management System"(PMS), che la città capitolina si appresta a testare per prima in Italia. Il sistema prevede un piano di intervento e l'uso di strumenti per prevenire il degrado della pavimentazione stradale che dovrebbero rendere la viabilità cittadina più sicura e consentiranno di risparmiare sui costi di riparazione fino a tre volte sul lungo periodo. Il progetto, presentato dall'assessore allo Sviluppo delle periferie, infrastrutture e manutenzione urbana di Roma Capitale Paolo Masini, in collaborazione con il dipartimento di Ingegneria civile area strade dell'Università Roma Tre e con l’azienda Dynatest: "Il sistema, già in uso negli aeroporti internazionali e in alcune città del Nord Europa consente di pianificare in modo razionale gli interventi sulla base di curve di previsione del degrado. Cardine della sperimentazione sarà la messa in opera di un piano di manutenzioni programmate per la riasfaltatura di una porzione di strade romane, elaborato nei mesi di agosto e settembre con la collaborazione del Dipartimento Ingegneria Civile Area Strade di Roma Tre. Inoltre, altro elemento fondamentale è costituito da una mappatura 3D dello stato di degrado di 60 km di pavimentazione della viabilità cittadina". Paolo Masini ha affermato che "le strade di Roma sono in tutto circa 5.500 chilometri pari alla lunghezza di tutte le strade della Lombardia. Per intervenire servono gli strumenti adatti. Stiamo comunque lavorando con rigore, e una volta approvato il piano di rientro e ottenuto l’allentamento del patto di stabilità potremo intervenire anche sulle emergenze".

Il professor Francesco Bella, del dipartimento Ingegneria civile area strade dell’università di Roma Tre, ha dichiarato: "Il fatto che l'assessorato ai Lavori pubblici senta la necessità e comprenda l’importanza di dotarsi di un PMS è un segnale positivo. Affiancheremo con disponibilità ed interesse il dipartimento SIMU (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) di Roma Capitale in questa indagine sperimentale nell’ambito di una tesi di Laurea Magistrale, mettendo a disposizione strumenti e competenze per una futura collaborazione più strutturata e continuativa".

Inizialmente per la mappatura 3D dei primi 60 km sarà utilizzato un veicolo multifunzione della Dynates, azienda leader nel settore, che farà i rilevamenti dello stato delle strade e, attraverso un software dedicato, permetterà ai tecnici di disegnare la curva di degrado atteso dei tratti analizzati. Attraverso qeusti dati verrà elaborato un piano di interventi e che partirà dalle buche più pericolose. Il piano sarà presentato a ottobre.

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