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Stoner: “Red Bull Ring pericoloso, si rischia un altro caso Salom”

L’australiano punta il dito contro le vie di fuga del nuovo circuito austriaco: “C’è sempre meno ghiaia perché si pensa che sia meglio per lo show ma abbiamo già visto cosa è successo nell’incidente di Salom. Anche la Safety Commission spinge per l’asfalto perché, se un pilota va lungo, può rientrare in pista”.
A cura di Valeria Aiello
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Casey Stoner / Getty
Casey Stoner / Getty

Archiviata la tappa del calendario di Formula 1, il Red Bull Ring di Spielberg attende che sia il Motomondiale a toccare l’Austria per il decimo round del campionato del mondo MotoGP 2016, diciannove anni dopo aver ospitato l’ultimo Gp sul circuito tra le montagne della Stiria. La gara di metà estate (12-14 agosto) si preannuncia emozionante e sarà preceduta da due giorni di test (20-21 luglio) cui prenderanno parte tutte le Case impegnate in MotoGP, tranne la Honda, e parteciperà anche Casey Stoner.

Stoner: "Si rischia un altro caso Salom"

L’asso australiano, reduce dai test al Misano World Circuit ‘Marco Simoncelli' e dal WDW, a margine della presentazione del nuovo casco Nolan che utilizzerà nei prossimi test con Ducati, ha parlato della pista austriaca e della sicurezza del nuovo tracciato, puntando il dito contro le vie di fuga e le decisioni degli ultimi tempi in Safety Commission, a partire dalle circostanze che hanno portato alla tragica scomparsa di Luis Salom, il 24enne pilota della Moto2 morto in seguito all'incidente al Montmelò di Barcellona.

Abbiamo già visto cosa è successo con Luis Salom quando ci sono vie di fuga asfaltate – esordisce Stoner ai microfoni di Sky Sport – C’è sempre meno ghiaia perché si pensa sia meglio per lo show, sia per le auto che per le moto. Ma c’è un problema di sicurezza.

I piloti di moto non hanno un abitacolo che li protegga, siamo vulnerabili – precisa – Se cadiamo ci facciamo male. Non ci sono strutture di protezione, quando scivoli sull’asfalto, non rallenti, specialmente se bagnato.

In Austria c’è sempre una grande possibilità che sia bagnato, ancora peggio con le vie di fuga sono verniciate e, da quello che ho visto, non c’è abbastanza ghiaia. Secondo me è troppo pericoloso

Andrò in Austria a fare dei test e lo riferirò alla Safety Commission – puntualizza – ma purtroppo anche loro spingono per le vie di fuga in asfalto, perché così i piloti possono frenare sempre più tardi e se vanno lunghi possono rientrare in pista.

Io invece tornerei al passato – consiglia l’iridato del 2007 e 2011 – Se fai un errore e esci dalla pista, è giusto che tu venga rallentato. Fa parte dello sport e migliora la sicurezza.

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