Tesla, bruciati 1,16 miliardi di cassa ma raddoppiano i ricavi
Tesla ha reso noti i dati di bilancio del secondo trimetre 2017 descrivendo nel migliore dei modi la situazione attuale. Se da un lato i ricavi sono più che raddoppiati a 2,79 miliardi di dollari, ben oltre gli attesi 2,51 miliardi previsti dal mercato, dall’altro aumentano le perdite fino a un valore di 336,4 miliardi. L’azienda di Elon Musk è in crescita ma sta sostenendo importanti investimenti per ampliare la rete e gli impianti, in attesa della piena produttività della nuova Model 3, la berlina “accessibile” che dalla consegna dei primi 30 esemplari ai dipendenti sta registrando oltre 1.800 prenotazioni al giorno. Le consegne ai non-dipendenti partiranno nel quarto trimestre. Sempre Musk, la scorsa settimana, aveva detto che per aumentare la produzione della Model 3 “sarà un inferno”, aggiungendo che “ci piacerebbe essere più veloci a dare a tutti una Model 3”.
Bruciati 1,16 miliardi di cassa
Il problema è che nel dettaglio del trimestre conclusosi lo scorso 30 giugno, Tesla ha bruciato 1,16 miliardi di cassa: un aspetto che nella lettera ai soci non preoccupa Tesla, che ha detto di avere 3 miliardi di liquidità a disposizione e che il cash che arriverà nella seconda metà del 2017 sarà sufficiente a finanziare i 2 miliardi di dollari di spese stimate da qui alla fine del 2017. Quanto ai target di produzione, Tesla è ottimista di poter raggiungere, entro la fine dell’anno, un tasso di 5mila vetture alla settimana e nel corso del 2018 di 10mila unità di Model 3 alla settimana. Complessivamente, nel secondo trimestre, Tesla ha consegnato circa 22mila esemplari tra la berlina Model S e il suv Model X, con un balzo del 53% rispetto al periodo aprile-giugno del 2016. Risultati che sono arrivati a mercati chiusi ma che non hanno precluso al titolo tesla di beneficiare delle contrattazioni aftermarket. Da inizio anno il titolo ha guadagnato oltre il 52% e negli ultimi 12 mesi è salito di circa il 43%.