Tolleranza zero su cinture, velocità e smartphone: ecco le direttive del Ministero
I primi sei mesi del 2017 sono stati terribili sotto il punto di vista degli incidenti: 800 morti dall'inizio dell'anno – in aumento dell'1% rispetto al dato dello scorso anno – e oltre 3mila sanzioni in più rispetto allo stesso periodo solo per l'uso del cellulare alla guida che sta diventando una vera e propria maledizione. Dopo la decisione della Commissione Trasporti della Camera, che ha introdotto la sospensione della patente da 1 a 3 mesi per chi viene colto ad utilizzare lo smartphone durante la guida, oltre a una sanzione va 160 a 640 euro, sarà pugno duro anche per quanto riguarda guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco.
Lo ha stabilito la Direttiva Minniti che ha come obiettivo principale quello prevenire e contrastare i comportamenti che rappresentano le principali cause degli incidenti stradali e sono alla base della crescita esponenziale degli incidenti mortali. I numeri d'altronde, sono impietosi: dall'inizio dell'anno si sono verificati 9.049 incidenti, il 3,5% in meno del 2016, quando nelle stesso periodo furono 40.466. Ma nonostante questo, l’aumento del numero dei morti è costante. Al 16 luglio si attesta a +2,9% ma se si prendono i dati dei primi sei mesi, l'aumento è del 7,4%, con le vittime passate da 745 a 800. Anche il numero degli incidenti mortali, dal 1 giugno al 30 giugno, è passato dai 695 dello stesso periodo dell’anno scorso ai 727 del 2017. E c'è un altro dato a preoccupare: a fronte di una diminuzione del 10,5% del totale delle infrazioni, con un calo di quelle relative all'eccesso di velocità del 26,8%, sono aumentate del 15,1% quelle per l'uso del cellulare alla guida.
Fondamentale il ruolo dei dispositivi tecnologici
Particolare importanza verrà data all'uso della tecnologia che però non verrà usata per fini esclusivamente sanzionatori, ma in modo funzionale e coerente con l’obiettivo di ridurre drasticamente gli incidenti stradali. Spetterà quindi ai prefetti dare attuazione concreta alla delibera con una serie di interventi per migliorare la collocazione e soprattutto l'utilizzo dei dispositivi: si va dal costante monitoraggio da parte dei prefetti sulla collocazione dei sistemi di rivelazione della velocità, affinché servano esclusivamente ad esigenze di sicurezza stradale, alla verifica annuale delle apparecchiature fino ad arrivare alla possibilità di riprese frontali purché si proceda all'oscuramento automatico dell’abitacolo e quindi al non riconoscimento delle persone a bordo del veicolo e regole più puntuali, utilizzando apposito cartello, per presegnalare e rendere visibili le postazioni di controllo della velocità, che potranno funzionare anche su entrambi i sensi di marcia.
