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Traffico, nel 2016 gli italiani hanno perso oltre 1.500 ore tra code ed ingorghi

L’analisi dell’Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale evidenzia le vulnerabilità delle autostrade italiane. Gli ingorghi causati da incidenti bloccano il traffico e richiedono molto tempo per essere smaltiti.
A cura di Pietro Ginechesi
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Il traffico è il peggiore nemico dell'automobilista. L'Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale ha effettuato un'analisi che fornisce chiari dati su quanto il traffico sia ampiamente presente nella vita di un guidatore medio in Italia. Il responso è stato pubblicato sulla rivista dell'associazione "Il Centauro" e mette in evidenza cifre a dir poco impressionanti. I dati riguardano principalmente le autostrade, le maggiori arterie per la circolazione in Italia e le strade più vulnerabili ad incidenti e traffico, soprattutto a causa di un'ampia presenza di veicoli pesanti.

1.500 ore perse nel traffico. La causa principale dei rallentamenti sono gli incidenti stradali, che spesso causano pesanti ingorghi. Nel 2016 sono circa 28.000 gli incidenti registrati sulla rete autostradale nazionale e questi hanno causato una perdita di ben 1.500 ore. L'Asaps stima che ogni 10.000 incidenti si perdono 250 ore in coda e ben 300 in veri e propri blocchi della circolazione. Considerato il totale del 2016, si arriva a 700 ore in coda e 840 in rallentamenti. Gli ingorghi sono molto invadenti ed è molto difficile riuscire a gestire in maniera efficace grossi blocchi di traffico. L'Asaps stima che lo smaltimento di una coda in autostrada una tempistica media di 7 minuti per chilometro.

Mezzi pesanti bloccati. Le autostrade sono importanti soprattutto per l'ampio utilizzo che ne fanno i mezzi pesanti. Il trasporto su gomma muove l'economia nazionale e tratti come la A1 e la A14 hanno una presenza massiccia di camion e risultano le strade con maggiore frequenza di code ed una maggiore difficoltà di smaltimento delle stesse. I mezzi pesanti sono coinvolti nel 36% degli incidenti. L'Asaps stima che, in un ipotetico ingorgo di 10 chilometri sul tratto a quattro corsie Bologna-Modena Nord della A1, restano bloccate 5.000 autovetture e ben 500 camion. Stimando che in corsia opposta ci sia un altro ingorgo di 5 chilometri, sono fermi altri 250 camion. Un totale di 750 mezzi pesanti che risulteranno in ritardo sulla tabella di marcia con pesanti ripercussioni sul lavoro.

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