Tragedia Salom, lo spagnolo è l’ultima vittima delle due ruote
Tragedia in Spagna, il mondo delle due ruote piange Luis Salom. Fatale è stato il lungo alla curva 14 del circuito di Montmelò: arrivato in gravi condizioni all'ospedale di Barcellona, è morto in seguito alle ferite riportate. Il pilota di Palma de Maiorca aveva sfiorato il titolo iridato della classe Moto3 nel 2012 ed era alla sua terza stagione nella classe Moto2, che tra le altre cose aveva iniziato molto bene, conquistando il secondo posto nella gara di apertura in Qatar.
Tra le vittime anche gli italiani Antonelli e Simoncelli
Non è la prima vittima delle due ruote in pista: torna subito alla mente il tragico incidente che ha visto spezzare troppo presto la vita di Marco Simoncelli, sul circuito di Sepang nel 2011, travolto da Colin Edwards e Valentino Rossi. Il giovane pilota italiano morì subito dopo essere trasportato in ospedale. Nel 2013, invece, era toccato ad un altro italiano, Andrea Antonelli, centrato da una moto mentre era impegnato in una gara del campionato mondiale Supersport sul tracciato di Mosca. Stessa sorte toccata anche a Shoya Tomizawa nel 2010, sul circuito di Misano Adriatico. Più lontana, ma non questo meno dolorosa, quella di Dajiro Kato, che perse la vita a Suzuka, gara inaugurale della stagione 2003; il giapponese finì a oltre 200 orari contro un muro di protezione della pista, spirando in ospedale dopo 19 giorni di agonia.
Tanti i giovani piloti che si sono spenti sulle piste del mondo, quello di Luis Salom è solo l'ultimo episodio. Quest'anno la stessa sorte era toccata al pilota tunisino Taoufik Gattouchi, nella Losail Cup 600, gara di contorno del primo round del calendario iridato del Motomondiale. Trasportato subito al centro medico del circuito e poi in eliambulanza all'Ospedale Hamad di Doha dove è continuata la rianimazione, il motociclista era morto in seguito alle gravi lesioni riportate.
