Università Bocconi di Milano: “Donne più a rischio incidenti stradali”
Gli incidenti stradali che vedono coinvolte donne nel nostro Paese sono una percentuale importante rispetto al totale. L'Università Bocconi di Milano, con la Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, ha effettuato un'indagine sui sinistri chiamata "Quando la strada ferma la corsa: il ruolo della donna". La situazione appare davvero preoccupante. Questo vale sia per le donne coinvolte in modo diretto che per quelle coinvolte in modo indiretto, che spesso devono farsi carico della famiglia, come in diversi casi in cui l'uomo riporta dopo un incidente un'invalidità rilevante.
Secondo lo studio dei ricercatori dell'Università Bocconi, nel 2007 le donne coinvolte in sinistri stradali sono state 55.336: il 37% del totale, e nella maggior parte dei casi la colpa è ascrivibile ad altri.
"Ancora oggi oltre 1.000 donne perdono la vita sulle strade italiane. Anche se non sono immuni da alcuni comportamenti scorretti al volante, peculiari del mondo maschile, va sottolineato che le guidatrici, spesso, sono le vittime assolute della strada. Questo perché o subiscono l'incidente o la loro vita viene rivoluzionata dall'incidente di un loro famigliare", spiega Sandro Salvati, presidente della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, commentando l'indagine di Milano.
Salvati ha inoltre aggiunto: "come Fondazione Ania ci battiamo ogni giorno per contrastare il fenomeno dell'incidentalità stradale e crediamo che sensibilizzare il mondo femminile, attraverso iniziative di questa portata, possa essere utile affinché venga finalmente sollevato un velo su quello che complessivamente noi riteniamo la più grave emergenza che affligge il nostro Paese".
