Sarà dura perché Marquez sarà armato fino ai denti, sarà difficile perché Lorenzo si prospetta fortissimo sin dalle prime gare. Sulla carta saranno loro i top rider che renderanno impegnativa la corsa al decimo titolo mondiale di Valentino Rossi, determinati a contendersi con tutta probabilità le posizioni al vertice del campionato MotoGP 2015. Durante l’inverno la Yamaha ha lavorato duramente per portare la M1 dei due alfieri della Yamaha ai livelli della Honda tuttavia, considerato il fenomeno Marquez, potrebbe anche non bastare. Valentino Rossi dalla sua è in grande forma, sia fisica che psicologica, pronto a essere della partita.
Rossi fame mondiale
Il pluricampione pesarese ha chiuso una delle più belle stagioni in carriera, con le vittorie al Misano World Circuit Marco Simoncelli e a Phillip Island e gli undici podi che gli sono valsi IL secondo posto nel mondiale alle spalle del monologo Marquez e davanti a un Lorenzo che buttava via la stagione sbagliando la preparazione invernale. Ora il Dottore è chiamato a essere il Rossi che abbiamo visto lo scorso anno ma più competitivo, quel Rossi in grado di giocarsi la vittoria in ogni weekend. Un Dottore a caccia del sogno iridato, capace di gustarsi dal gradino più alto del podio lo spettacolo della sua 20esima stagione nel Motomondiale.
A 36 anni che compirà il 16 febbraio e il peso di nove titoli mondiali sulle spalle Valentino Rossi è nuovamente in discussione, pronto a fare un altro step in avanti nella guida, impegnato in un processo che era già iniziato lo scorso anno e che è andato avanti durante l’inverno tra allenamenti al Ranch e in palestra con i ragazzi dell’Academy VR46, quello stimolo in più per mantenersi al passo con gli stili emergenti. Tra loro, i piloti dello Sky Racing Vr46 team Romano Fenati e Andrea Migno, ma anche Mattia Pasini, Franco Morbidelli, Francesco Bagnaia, Niccolò Antonelli, Nicolò Bulega e Luca Marini, il fratello del Dottore.
Rossi punta apertamente al decimo alloro iridato e se il lavoro in Yamaha sarà stato fatto nel modo giusto, potrà mirare in alto. I primi test di Sepang in programma sul circuito malese dal 4 al 7 febbraio daranno modo di capire qualcosa in più. Di certo il campione di Tavullia in questa stagione potrà contare sull’anno di esperienza maturato dal suo nuovo capo meccanico, Silvano Galbusera, l’uomo che ha sostituito uno storico Burgess ormai passato di moda. E con una Yamaha cresciuta, la prima battaglia sarà in casa, con un Lorenzo chiamato al riscatto della passata stagione che, se si ritroverà, sarà pericoloso.
Che mondiale sarà?
Non sarà semplice insidiare Marquez perché ha una guida incredibile, perché è un fenomeno capace di sorprendere, perché chi porta il numero uno sulla carena parte favorito. Se la Yamaha e Valentino Rossi saranno al livello delle Honda sin dalle prime gare, allora il Dottore potrà giocarsi il mondiale, provando non mancare l’appuntamento con il podio, cogliendo ogni incertezza di quel MarcZiano capace di sorprendere, in tutti i sensi, a partire dalle 13 gare vinte in mondiale fino alle 11 cadute in una sola stagione, quasi il doppio di quelle di Rossi e Lorenzo messi assieme. In una stagione in cui Valentino, il decimo titolo, se lo vuole portare a casa, sarà dura per tutti, per le Ducati di Dovizioso e Iannone che si spingeranno, per le incognite Aprilia e Sukuzi al debutto nel mondiale: perché il sentirsi il fiato sul collo di un Dottore che si gioca tutto, anche la reputazione, non lo si raccomanda a nessuno, nemmeno ad un Cabroncito in cerca della cinquina iridata.
