Valentino Rossi: “Fino a lì, bellissimo lo stesso” E si consola con i kart
“Purtroppo non è finita come speravo, però fino a lì è stato bellissimo lo stesso”. Valentino Rossi mette da parte la delusione di non aver potuto lottare e vincere il Gp di casa davanti alla marea gialla. “Grazie a tutti i tifosi per il meraviglioso supporto e per aver creato un atmosfera magica” scrive sui suoi canali social il nove volte campione del mondo che, lasciata a bordo pista la sua M1 avvolta da nuova di fumo, era poi rientrato al box in scooter, più abbattuto che mai. Le avvisaglie che i motori Yamaha soffrissero le colline del Mugello, era arrivata nel warm up con la rottura del propulsore di Jorge Lorenzo, ma nessuno si sarebbe mai immaginato che anche quello del pesarese avrebbe ceduto in gara dopo nove giri. Il Dottore aveva ipotizzato un problema simile, forse dovuto all'assemblaggio o a un difetto della componentistica, il sospetto del team si è invece focalizzato sul picco di giri del motore quando la ruota posteriore si sollevava in aria allo scollinamento del rettilineo principale. “I materiali saranno analizzati in dettaglio e di sicuro, prima di Barcellona avremo un feedback sul problema, in base al quale prenderemo le relative contromisure” aveva chiarito Lin Jarvis, managing director del team Movistar Yamaha desolato per l’amaro k.o. di Valentino al Gp d’Italia.
Nell’attesa che in Giappone i tecnici Yamaha del reparto di Ricerca e Sviluppo di Yamaha identifichino il problema che ha portato alla rottura delle due unità una dopo l’altra, Rossi è tornato nella sua Tavullia con la “consapevolezza di essere molto competitivo e più veloce dello scorso anno” determinato “a concentrarsi gara per gara”. All’appello mancano ancora 12 round e “vedremo cosa succede”. Il campionato non è affatto chiuso. “Con le Michelin è facile fare un errore con la ruota davanti” puntualizzava il capotecnico Silvano Galbusera, parlando di una “fornitura non all’altezza” e fiducioso che “nelle prossime due gare, Barcellona e Assen, possiamo essere competitivi” anche se “Adesso è dura recuperare” perché i 37 punti di ritardo da Lorenzo e i 27 da Marquez sono notevoli. Ma come direbbe Vasco “il freddo quando arriva poi va via, il tempo di inventarsi… un’altra diavoleria”.
Così Rossi ha ripreso gli allenamenti al Ranch di Tavullia con i piloti della Vr46 Riders Academy, raggiunti martedì scorso anche da Fabio Quartararo, il 17enne francese del team Leopard Racing di Moto3, per poi spostarsi nella giornata di mercoledì sulla pista di go-kart di Migliaro, in provincia di Ferrara, per un test privato con i kart della brianzola Birel ART. In pista con il pesarese, il fratello Luca Marini, Andrea Migno, Franco Morbidelli, Lorenzo Baldassarri e Pecco Bagnaia. A bordo pista c’è anche Uccio, Alessio Salucci, il braccio destro di Vale e responsabile della VR46 Riders Academy, a prendere i tempi.
