927 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Valentino Rossi: “La M1 come un figlio, Lorenzo difficile da battere”

Il pluricampione pesarese a tutto tondo nella chiacchierata con Guido Meda che andrà in onda su Sky: dal Mugello prima di essere pilota all’impegno con la Vr46 Academy, fino alla rivalità con il maiorchino, tornato “molto forte e più efficace”.
A cura di Valeria Aiello
927 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo le interviste ad Andrea Iannone e Dani Pedrosa, su Sky Sport MotoGP HD continua il ciclo di chiacchierate con i piloti della MotoGp impegnati nel fine settimana del GP d’Italia. Questa sera, sabato 30 maggio alle 18, andrà in onda l’intervista di Guido Meda a Valentino Rossi. A seguire alcuni stralci dell’incontro al box della Yamaha con il nove volte iridato che si racconta tra passato, presente e obiettivi per il futuro.

Valentino Rossi l’umano

L’ultimo anno che non ho corso, nel 1994, siamo partiti da Misano con gli scooter alle 4 di mattina. Siamo arrivati al Mugello sabato mattina alle 8, dopo aver fatto il Muraglione con il mio Zip 50! In moto in strada? Certo che ci vado, con il mio casco Rossi Replica. Uno può pensare che sia un motociclista con il casco di Valentino. In passato hanno provato anche a sfidarmi. E al semaforo, quando mi hanno riconosciuto… (ride, ndr)".

L’allenamento ideale

"Cross, Motard, Dirt track… Un po’ sono mode ma ognuna di queste specialità aiuta a guidare una MotoGp. La verità è che siccome ci sia allena tanto in palestra, il giorno che puoi andare con qualsiasi moto va benissimo!"

La M1 come un figlio

"In passato andavo in paranoia per scegliere i calzetti. Allora ho deciso di fare i calzetti tutti uguali. Ma in realtà anche i calzetti tutti uguali non lo sono veramente. C’è sempre qualche piccola differenza. Con le mie due M1, invece, non è così: sono più uguali dei calzetti! L’M1 è come quando stai sempre con tuo figlio e ti sembra che non cresce mai. Ma se arriva uno che lo vede una volta l’anno, ti dice subito che è cresciuto. L’occhio attento – o uno che la conosce bene – capisce che si sta evolvendo".

Il futuro dopo la MotoGP

"Se vinco o faccio una bella gara, quando torno a casa la guardiamo tutti insieme. Rimanere nell’ambiente anche dopo aver smesso di correre? Sicuramente non facendo più il pilota sarà molto meno divertente. Però, più che rimanere nell’ambiente, ho già iniziato a lavorare per i piloti giovani, che è la cosa più bella. I piloti della VR46 Riders Academy? Mi diverto molto con loro, sono prima di tutto un loro tifoso e so che gli posso insegnare un sacco di cose. Per me è molto importante allenarmi con loro, perché vanno forte. Serve tanto anche a me"

Jorge Lorenzo difficile da battere

Sorpreso di ritrovare un Lorenzo così efficace nelle ultime due gare? "Sono rimasto più sorpreso di vederlo non tanto competitivo nelle prime gare. Però adesso è tornato un grande Lorenzo: molto forte, più efficace. I miei risultati delle prime gare lo hanno aiutato a crederci di più. E quindi adesso è un Lorenzo fortissimo, che sarà difficile da battere. La nostra moto è più efficace in gara rispetto alla qualifica. Anche Jorge non ha fatto tante pole position. Però, adesso, per vincere bisognerebbe partire nei primi cinque".

927 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views