Verstappen: “Contento che ci siamo ritirati tutti e tre, le Ferrari mi hanno chiuso”
Una carambola rischia di far perdere il mondiale alla Ferrari; l'incidente al via del Gran Premio di Singapore potrebbe costare caro soprattutto a Sebastian Vettel, coinvolto suo malgrado nel contatto che ha visto protagonisti Kimi Raikkonen e Max Verstappen. Il finlandese, dopo un ottimo spunto allo spegnimento dei semafori, ha cercato il sorpasso sul pilota della Red Bull che però si è difeso, entrando in rotta di collisione con la posteriore destra della SF70H guidata dal campione del mondo 2007. Inevitabile il contatto con la Rossa a mettersi di traverso colpendo quella guidata dal tedesco.
L'attacco di Verstappen alla Ferrari
Il baby prodigio della Red Bull, però, non ci sta a passare per colpevole e rispedisce le accuse al mittente. Saranno i commissari di gara a stabilire le eventuali responsabilità, ma l'olandese, intanto, addossa tutte le colpe sulle due Ferrari che, stando a quanto dichiarato dal giovane pilota della scuderia di Milton Keynes, lo avrebbero stretto impedendogli di evitare il contatto.
Io sono partito bene – ha raccontato ai microfoni di Sky -, poi Vettel ha iniziato a stringere verso sinistra, ma io lì avevo Raikkonen che a sua volta ha stretto a destra. Ho iniziato a frenare, ma ero in un sandwich e potevo fare nulla, ero passeggero. Per me non è un incidente di gara, la dinamica è chiara. Non capisco Sebastian: lui è in lotta per il mondiale e avrebbe potuto perdere una o due posizioni che la Ferrari gli avrebbe restituito perché c'era il suo compagno di squadra mentre adesso ha avuto un risultato disastroso. Io volevo lottare per la vittoria e lui sarebbe rimasto davanti a Lewis. Credo che abbia commesso un errore in ottica campionato, ma sono contento che ci siamo ritirati tutti e tre e non solo io.
Parole che, come al solito, sono pronte a suscitare polemiche. Verstappen passa quindi al contrattacco rifiutando l'etichetta di pilota scorretto che in passato gli è stata data. La dinamica è ancora tutta da chiarire, ma a perderci sono soprattutto la Ferrari e Sebastian Vettel, chiamato ora a recuperare 28 punti in appena 6 gare; un compito difficile, ma non impossibile per il tedesco che già in passato ha dimostrato di poter compiere imprese straordinarie.