Vettel: “Ho reagito in modo eccessivo, chiedo scusa a Hamilton e alla Fia”
La Fia ha deciso di graziare Sebastian Vettel per lo scontro avuto in pista a Baku con Lewis Hamilton: la lunga riunione voluta da Jean Todt per esaminare eventuali altre sanzioni non ha avuto ulteriori effetti. Nessuna penalizzazione ulteriore rispetto ai 10 secondi in gara e ai 3 punti sulla Superlicenza; il tedesco, il cui prosieguo nel campionato dipendeva da questa decisione, può tirare un sospiro di sollievo.
Una lettera di scuse per mettere fine alla vincenda
Il pilota della Ferrari, accompagnato da Maurizio Arrivabene, si è preso tutta la colpa per quanto accaduto con l'inglese della Mercedes e, attraverso il proprio sito internet, ha voluto scrivere una lettera per chiarire meglio tutta la vicenda.
Voglio spiegare il mio punto di vista in merito agli incidenti di Baku – ha chiarito il ferrarista -. Nel corso del giro di ripartenza sono stato sorpreso da Lewis e ho tamponato la sua monoposto. Col senno di poi, non credo che lui abbia agito in malafede. Nella concitazione del momento ho reagito in modo eccessivo e ci tengo a scusarmi con Lewis e con tutte le persone che stavano assistendo alla gara. Mi rendo conto che quanto accaduto non è stato un buon esempio. Non avevo alcuna intenzione di metterlo in pericolo, ma capisco di aver causato una situazione pericolosa e per questo vorrei chiedere scusa alla Fia. Accetto e rispetto le decisioni prese in occasione della riunione di Parigi, nonché la sanzione imposta dagli commissari sportivi a Baku. Amo questo sport e sono determinato a rappresentarlo in un modo che possa essere un esempio per le generazioni future.
Una lettera di scuse per mettere fine a una vicenda che rischiava di diventare molo spinosa. Adesso Vettel potrà rituffarsi nella lotta al mondiale, dove guida la classifica con 14 punti di vantaggio su Hamilton: il tedesco è stato inibito a essere testimonial delle campagne sulla sicurezza stradale fino alla fine dell'anno, nonostante la disponibilità del pilota a intervenire nelle iniziative aperte all'educazione dei giovani e dovrà mettere a disposizione il proprio tempo per dedicarsi alla formazione dei giovani piloti delle serie minori. L'importante, ora, sarà non ricadere in comportamenti simili in futuro perché, alla prossima occasione, sarà deferito direttamente al Tribunale Internazionale della FIA che difficilmente sarà propenso a chiudere di nuovo un occhio.