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Vettel: “In Malesia ho preso un rischio, sono cose che capitano”

Il tedesco torna sull’episodio che lo ha visto coinvolto a Sepang: “Credo di aver superato parecchie macchine nella mia carriera; la maggior parte delle volte me la sono cavata bene, l’altra settimana no” ha dichiarato alla vigilia del weekend giapponese.
A cura di Matteo Vana
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Sebastian Vettel - Getty Images
Sebastian Vettel – Getty Images

L'incidente in Malesia non è ancora alle spalle, la botta che ha rischiato di compromettere il mondiale di Nico Rosberg farà sentire i suoi strascichi anche in Giappone: Sebastian Vettel, infatti, sarà costretto a scontare una penalizzazione di 3 posizioni sullo schieramento di partenza. Il tedesco, nonostante questo, è pronto a portare a punti la propria SF16-H, ancora impegnata nel duello con la Red Bull.

La giustificazione del tedesco

Il campione della Ferrari, davanti ai cronisti presenti a Suzuka, è voluto tornare su quando accaduto alla partenza di Sepang, spiegando il proprio punto di vista.

Sono andato all'interno, ma poi per come sono andate le cose ho frenato tardi rispetto alle prime due macchine. Avrei potuto completare la curva, non stavo andando dritto come un pazzo. Mi sono preso un rischio, in quel caso non è stato ripagato – ha detto Vettel -. E' stata dura per Nico perché non c'entrava nulla, dopo la gara sono andato da lui e gli ho spiegato il mio punto di vista. Credo di aver superato parecchie macchine nella mia carriera; la maggior parte delle volte me la sono cavata bene, l'altra settimana no. Sono cose che capitano.

Una stagione avara di soddisfazioni per il tedesco della Ferrari che nelle ultime gare è apparso piuttosto provato dal non riuscire a raggiungere i risultati sperati. La vittoria continua a mancare dalle parti di Maranello, il rischio di chiudere la stagione a zero è concreto così come quello di vedersi scippare anche il secondo posto nel mondiale costruttori, distante ora 46 punti, dalla Red Bull.

Non abbiamo avuto il successo, che poi in Formula 1 è la misura del lavoro svolto, ma come team abbiamo fatto delle ottime gare, degli ottimi lavori di squadra e il morale è alto: questo è quello che conta.

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