Vettel: “Non abbiamo bisogno di cambiamenti, Arrivabene non è solo”
La Ferrari, in Messico, si gioca l'ultima occasione per recuperare qualche punto alla Red Bull, seconda nel mondiale costruttori con 53 punti di vantaggio proprio sulla Rossa. Un obiettivo che a Maranello credono ancora di poter raggiungere e quello di Città del Messico è uno degli ultimi Gran Premi prima che sia la matematica a condannare la scuderia italiana ad essere la terza forza dell'attuale Formula 1.
Il tedesco difende la squadra
Nonostante il periodo non sia dei migliori in casa Ferrari, Sebastian Vettel prova a guardare al futuro con ottimismo. Il pilota tedesco, ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale, cerca di fare quadrato intorno alla squadra e al team principal Maurizio Arrivabene, finito nel mirino della critica dopo gli scarsi risultati.
Non penso ci manchi nulla; ad Austin siamo stati poco competitivi ma in Giappone avevamo il potenziale per mettere entrambe le macchine sul podio -ha dichiarato ai cronisti presenti – fossimo partiti dalla nostra reale posizione in qualifica. Non abbiamo bisogno di cambiamenti. Sappiamo di non essere i favoriti nel fine settimana, ma siamo qui per lottare e penso ci sia la possibilità di finire sul podio o di vincere. Arrivabene? Non è facile gestire un team di 300 persone, ma Maurizio non è solo. Ci sono altri uomini capaci che lo affiancano, a ciascuno il suo compito.
La stagione della Ferrari non può che essere considerata deludente, neanche l'eventuale piazza d'onore mitigherebbe la delusione per una annata da dimenticare. Il tedesco, però, ha già lo sguardo rivolto al futuro.
Di sicuro non abbiamo avuto i risultati che volevamo, ma ho visto tanto lavoro in fabbrica e molti cambiamenti positivi. Nella Formula 1 di oggi è difficile ottenere subito grandi risultati, ma sono fiducioso che la macchina del prossimo anno ci aiuterà a migliorare.
