20 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Volkswagen, epilogo dieselgate: in arrivo anche le misure per i 3.0 Tdi

L’installazione di nuovo convertitore catalitico dovrebbe accompagnare l’aggiornamento del software delle circa 85mila auto dei brand Audi, Porsche e Volkswagen con emissioni truccate negli Usa.
A cura di Valeria Aiello
20 CONDIVISIONI
Immagine

L’ultima misura tecnica del gruppo Volkswagen per la correzione delle emissioni di Nox dei motori diesel con cui il gruppo tedesco risolverebbe parte dello scandalo dieselgate negli Usa, riducendo il costoso programma di riacquisto dei veicoli, è ormai prossima. A riportarlo è una fonte anonima citata da Autonews che informa di colloqui in fase finale in merito ai dettagli tecnici e di revisione dei test che garantirebbero l’affidabilità di un aggiornamento software, unitamente all’integrazione sui veicoli di un nuovo convertitore catalitico, che dovrebbe accompagnare la soluzione che verrà adottata sui circa 85.000 veicoli dei brand Audi, Porsche e Volkswagen coinvolti negli Usa. “Non è stata raggiunta nessuna decisione definitiva” riferisce la fonte che ha chiesto di non essere citata dal momento che le discussioni “che rimangono fluide” tra Volkswagen e le autorità Usa hanno carattere riservato. La tempistica definitiva dipende “da un accordo più ampio” per lo scandalo emissioni negli Usa.

Per il colosso di Wolfsburg si avvicina infatti la scadenza del 21 giugno fissata dal giudice Charles Breyer per finalizzare l’intesa iniziale raggiunta con l’Epa, l’agenzia Usa per la protezione dell’ambiente, e le autorità californiane. L’accordo quadro, arrivato nell’ultimo giorno utile, riguarda mezzo milione di veicoli equipaggiati con il 2.0 Tdi, e prevedrebbe la correzione delle emissioni entro i limiti previsti negli Stati Uniti, oppure il riacquisto delle circa 500mila auto, e un possibile risarcimento di 5mila dollari per ogni veicoli coinvolto. Nello stabilire la nuova scadenza, il giudice californiano aveva temporaneamente messo da parte la questione legata ai motori 3.0 Tdi. L’ultimo briefing sullo stato dei colloqui è previsto per il 19 maggio. Quanto al “defet device” installato per manipolare le emissioni dei motori 3.0 Tdi, il software era stato considerato illegale per la presenza di un timer di gestione delle temperature che alterava il rilevamento delle emissioni. Il motore in questione equipaggia i modelli Audi A6, A7 e A8 e i suv Q5 e Q7, Porsche Cayenne e il Touareg di Volkswagen.

20 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views