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Volkswagen, per i diesel più vecchi necessarie anche modifiche hardware

La sola correzione del software non sarà sufficiente a ridurre le emissioni di Nox di tutti i diesel entro i limiti di legge. Per quelli di prima generazione, l’intervento richiederà dalle 5 alle 10 ore e modifiche sia hardware che software. In Europa la modifica meccanica interesserà 3,6 milioni di veicoli.
A cura di Valeria Aiello
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La macchina per correggere le emissioni di ossidi di azoto, Nox, degli 11 milioni di motori diesel Volkswagen si sta mettendo in moto: mentre la polizia tedesca ha avviato una serie di perquisizioni nel quartier generale di Wolfsburg e nelle abitazioni dei dipendenti in cerca di ulteriori prove, il numero uno di Volkswagen America, Michael Horn, testimoniava in un’udienza a Congresso Usa. Rispondendo alle domande di una sottocommissione di inchiesta della Commissione energia e commercio sui veicoli equipaggiati con la prima generazione di Tdi 2.0 litri EA 189 Vw, il numero uno ha detto che saranno necessarie sia modifiche hardware che software per i modelli più vecchi, a partire dalla Vw Jetta Tdi del 2009.

Sappiamo di poter correggere questi veicoli – per soddisfare gli standard di emissione – ha detto Horn.

Anche hardware per più della metà dei diesel negli Usa. Negli Stati Uniti, dove sono 482mila i veicoli per cui il gruppo Vw ha ammesso emissioni truccate, sono circa 325.000 quelli equipaggiati con motori diesel di prima generazione, mentre 90.000 utilizzano il propulsore di seconda generazione, tra cui la Passat diesel del 2012. Sono invece circa 67.000 i modelli che dal 2015 utilizzano il motore di terza generazione e che possono essere portati a norma attraverso la sola modifica del software, ha spiegato Horn.

La riparazione potrebbe richiedere dalle 5 alle 10 ore sui veicoli più vecchi e che necessitano di modifiche hardware.

Ingegneri responsabili. L’operazione di richiamo, che come annunciato dal ceo del gruppo Vw ai media tedeschi non partirà non prima del 2016, potrebbe richiedere più di un anno fino a quando le riparazioni verranno completate. Un portavoce di Volkswagen America ha aggiunto che questa timeline si applicherà solo aiveicoli coinvolti in Europa. Nella testimonianza di Horn, anche le scuse per le violazioni e la ferma negazione della conoscenza del software che ha permesso ai veicoli di truccare i test sulle emissioni inquinanti. Horn ha sottolineato che quella del software non è stata una decisione aziendale, ma un qualcosa “fatto da individui”.

Non mi è stato poi detto, né ho avuto alcun motivo di sospettare o credere che i nostri veicoli avessero un dispositivo del genere. È stato fatto da qualche ingegnere del software, che lo ha installato per qualsiasi motivo”.

Sapevamo dal 2014. Nella dichiarazione di apertura, Horn ha detto di aver parlato a inizio 2014 di “possibili emissioni non conformi che potevano essere risolte” in occasione della pubblicazione delle ricerche della West Virginia University che dimostravano emissioni reali nettamente superiori a quelle dichiarate nei test di laboratorio. Tuttavia, Horn ha detto che al momento non era a conoscenza che i veicoli contenessero il cosidetto defeat device in grado di ridurre l’efficacia dei sistemi di controllo. Successivamente, nel luglio 2014, gli ingegneri Vw confermarono che i risultati della West Virginia University erano corretti e che un cambiamento del software stava per essere preparato per risolvere la questione. Horn ha anche detto di aver appreso del software “un paio di giorni prima del 3 settembre” durante i quali gli erano state spiegate le accuse mosse dall’Agenzia governativa statunitense.

Modifiche hardware per 3,6 mln di veicoli in Europa. Parallelamente alle inchieste penali aperte negli Usa, mercoledì sera Volkswagen ha consegnato alla Kba, l’Ufficio tedesco della motorizzazione, i documenti sulla soluzione per l’intervento di riparazione. Come per gli Stati Uniti, anche in Europa per una parte degli 8 milioni di veicoli coinvolti nello scandalo emissioni la correzione del software non sarà sufficiente a riportare a norma le emissioni di tutti i diesel. Secondo quanto fatto comunicato da un portavoce del Ministero dei trasporti tedesco, in Europa saranno necessarie ulteriori modifiche meccaniche per circa 3,6 milioni di veicoli, in particolare i diesel 1.6 litri, che potrebbero partire non prima del settembre 2016.

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